Una band nata quasi per gioco, durante una jam session al NAMM di Los Angeles del 2011, da allora la band ha preso forma ed il nome Aristocrats sta facendo breccia nei cuori di ogni amante della chitarra, della musica strumentale, dello shred, della fusion, del prog e del metal.
Perché la musica di questo trio accomuna un po’ tutti questi generi, con virtuosismi e grande tecnica strumentale. Guthrie Govan è un chitarrista britannico molto versatile, per anni come chitarrista degli Asia, poi ancora GPS, Docker’s Guide ed attuale chitarrista dello Steven Wilson solista, nonché autore di uno dei migliori lavori strumentali di chitarra, “Erotic Cakes”. Marco Minneman è un drummer dal curriculum dorato, ha suonato con Kreator, Necrophagist, Paul Gilbert, Nina Hagen, Mike Keneally ed anche lui attuale batterista di Steven Wilson. Il suo nome era girato più frequentemente perché era il drummer più accreditato per sostituire Mike Portnoy nei Dream Theater, ma poi sappiamo tutti come è andata a finire.
Bryan Beller è sicuramente il musicista dei tre che era meno conosciuto, statunitense e bassista dei Dethklok, band di death metal ed ha anche collaborato con Steve Vai, Dweezil Zappa, James LaBrie ed altri. Di “aristocratico” nella band c’è ben poco, sicuramente solo il nome, perché gli Aristocrats suonano come forsennati, un fiume di note che invade i nostri padiglioni auricolari, sia nei momenti più aggressivi che in quelli più melodici. Virtuosismi uniti però a grande professionalità, fantasia, passione, perfezione, controllo ed anche ironia. Due lavori in studio e Culture Clash Live! è il loro secondo live ed i brani sono stati registrati in varie parti del Globo, California, Inghilterra, Tailandia e Olanda. “Sweaty Knockers” ci ricorda il Greg Howe degli esordi ed a volte sembra di ascoltare un Allan Holdsworth convertitosi al metal, ottima anche la prova del bassista che di certo non si limita a dare un supporto ritmico riuscendo ad andare oltre e “Ohhhh Noooo”, brano dalle ritmiche pazzesche, dove Govan si diverte a creare assoli perfetti, anche arpeggi aperti e si percorrono forti strade fusion, grazie ancora una volta al basso di Beller.
Teatro di genialità ed ironia è la successiva “Get It Like That”, dal forte accento fusion, ma anche progressive metal, dove i tre musicisti danno sicuramente il meglio di loro e non manca il concertino di maialini di plastica che diverte il pubblico e non solo. Il forte connubio tra progressive metal e fusion emerge anche in “Culture Clash” ed in “Gaping Head Wound”. Ci si diverte ancora con “Lousiville Stomp”, brano che parte da un classico giro jazz trasformandosi poi country un po’ folle ed il finale con “Desert Tornado” (prog metal d’impatto) e con “Living The Dream” (velocissimo brano con ritmiche thrash metal e virtuosismi impetuosi), si chiude un live di grande livello. C’è anche un DVD che ci permette di vederli all’opera e che racchiude brani diversi dal CD e presi da altre tappe del tour. Culture Clash Live! soddisferà sicuramente chi ama un certo tipo di sonorità e chi dalla musica vuole un qualcosa di più ed emozioni forti!
88/100
|
|
Guthrie Govan: Chitarra Marco Minnemann: Batteria Bryan Beller: Basso
Anno: 2015 Label: Boing! Hostile City Distribution Genere: Progressive Metal/Fusion/Shred
Tracklist:
CD: 01. Sweaty Knockers 02. Ohhhh Noooo 03. Get It Like That 04. Culture Clash 05. Gaping Head Wound 06. Louisville Stomp 07. Desert Tornado 08. Living The Dream
DVD: 01. Furtive Jack 02. Ohhhh Noooo 03. Louisville Stomp 04. Get It Like That 05. Culture Clash 06. Blues F***ers 07. Gaping Head Wound 08. Desert Tornado 09. Living The Dream
|