Nel 2012, nel suo libro "Waging Heavy Peace - A hippie dream" (in Italia pubblicato con il titolo "Il sogno di un hippie"), Neil Young accennò all'esistenza di un (ennesimo) lost album contenente registrazioni inedite risalenti al 1969, catturate assieme alla primissima incarnazione dei Crazy Horse che, unitamente agli immancabili Billy Talbot e Ralph Molina, vedeva la presenza dei compianti Danny Whitten e Jack Nitzsche. A distanza di 12 anni da quella dichiarazione, oggi quell'album prende forma in “Early Daze”, titolo strutturato su 10 pezzi la cui uscita è prevista per il prossimo 28 giugno. Analizzando l'opera nel dettaglio, va certamente segnalata per prima una traccia composta da Whitten, fatto piuttosto inusuale (quando presenti negli album di Young, infatti, i Crazy Horse si sono sempre limtati alla esecuzione, mai alla composizione): "Look At All The Things" fu originariamente pensato per "Oh Lonesome Me", secondo album dei Crazy Horse, progettato nel 1969 ma poi accantonato a causa della tossicodipendenza patita dal chitarrista. Quest'ultimo è ancora chiamato in causa per il brano "Come On Baby Let’s Go Downtown" (conosciuto anche come "(Come On Baby Let's Go) Downtown" o "Downtown"), da lui scritto forse in collaborazione con lo stesso Neil, in origine pubblicato senza la presenza del canadese in quello che poi divenne il secondo album dei Crazy Horse, l'omonimo del 1971, oggi finalmente recuperato con la formazione che lo registrò nel 1969. Gli altri otto brani sono ovviamente a firma del più noto cantante, tutti per lo più editi in altre versioni. I brani "Dance Dance Dance" e "Everybody's Alone" hanno entrambi una storia curiosa. Il primo è già edito, sebbene questa sia la prima volta che appaia su vinile nella sua versione eseguita da Neil Young. Pur essendo largamente suonato dal vivo dal cantante (inizialmente dal 1969 al 1971, poi ancora nel 1983, 1987 e 1992), apparve, suonato dai soli Crazy Horse, nel citato loro secondo album, vedendo la luce nella sua esecuzione originaria soltanto nel 2012, all'interno del cofanetto in cd "Neil Young Archives - Vol. I (1963-1972)". All'interno di tale box trovò spazio anche "Everybody's Alone", prima di allora altrove inedito. All'epoca, le note riferirono che lo stesso era tratto dalle sessions di "Tonight's the Night" del 1975, oggi apprendiamo di sue origini più antiche, risalenti, appunto, ad almeno un lustro prima. A seguire, sono presenti versioni alternative di "Helpless", "Winterlong", "Down by the River", "Wonderin’" brani rispettivamente apparsi in altra forma nei titoli "Déjà Vu" (di Crosby, Stills, Nash & Young), "Decade", "Everybody Knows This Is Nowhere", "Everybody's Rockin’". La tracklist è infine completata da "Cinnamon Girl" e "Birds", già pubblicati in due differenti singoli del cantante: il primo risale all'aprile del 1970, allorquando apparve in una versione mono mix sublimata da una outro alla chitarra poi omessa nell'album, qui invece inclusa; il secondo (in versione mono, qui presente nel mix stereo) costituiva la b-side di “Only Love Can Break Your Heart”, risalente al settembre del 1970. Detto ciò, questo album si segnala quale opera non fondamentale per coloro che volessero avvinarsi per la prima volta al cantante, assolutamente necessaria per gli appassionati, anche a vocazione non completista, in primis perchè cattura in forma genuina un periodo storico fondamentale, nella carriera di Neil Young, fortemente rappresentativo del suo nascente spirito creativo, in secondo luogo perchè documenta le registrazioni di una rara formazione dei Crazy Horse (Jack Nitzsche avrebbe militato nella band soltanto per due anni, suonando e co-producendo l'album di debutto omonimo, poi abbandonando il progetto dopo il fallimento commerciale dello stesso), doveroamente omaggiando, peraltro, il chitarrista Danny Whitten, figura chiave nella vita dello stesso Young (e dei suoi fan di lungo corso). |
Neil Young – vocals, guitars, piano Tracklist: Dance Dance Dance (Included on Archives Vol. I) |