Quarto lp dei Doobies, che reggono bene alla pressione di dover scrivere un'altra “Long Train Running”, il loro pezzo certamente più conosciuto (una curiosità estemporanea: pochi sanno che questo grande classico fu proposto - con il titolo “Manie” - in una improbabile versione italiana interpretata dalla cantante Silvana Aliotta, peraltro fuori tempo massimo, visto che questa usanza era in voga negli anni ’60 ed era quasi del tutto sparita nei ’70 inoltrati). Non solo ci provano con il brano “Eyes Of Silver”, ma tirano fuori ancora un grande album (anche grazie alla magistrale produzione di un Re Mida del rock, quel Ted Templeman che ritroveremo, tra gli altri, negli efficacissimi Van Halen di fine ’70, inizio ’80), tra l'hard di “Road Angel”, il funk di “You Just Can't Stop It” ed il boogie di “Down In The Track”. Il pubblico li omaggiò a dovere: "Black Water" vendette milioni di copie e fu il primo singolo della band a raggiungere il n. 1 (mentre "Another Park, Another Sunday" ebbe un più “moderato” successo, fermandosi alla posizione n. 32). Bacio accademico per il posterone incluso nella confezione in vinile e la (a dir poco spettacolare) foto presente in copertina (scattata sul palco, ma da sopra), che ritrae, tra gli altri strumenti, due batterie dalla composizione magniloquente e un artwork sublimato da colori altamente suggestivi.
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Tom Johnston: Guitars, vocals Additional Musicians Anno: 1974 |