Foto di Musacchio & Ianniello, si ringrazia l'Accademia di Santa Cecilia

Fusione di virtuosismo dello strumento, amore per la musica classica, travalicarla mediante stilemi cosiddetti non accademici, irriverenza e capacità di trascinare un'intera orchestra di posati ed impeccabili professionisti a rendersi protagonisti con gag, lustrini, camicie da prete, suonando e danzando al ritmo della Danza Delle Spade.
Ecco, questa è una breve sintesi dell'appassionante show messo in atto da quei mattacchioni di Igudesman & Joo all'Auditorium Parco della Musica.

Il violinista russo ed il pianista britannico/coreano da moltissimi anni ormai hanno costruito un sodalizio fraterno che ha riscosso enorme successo in tutto il globo, grazie ad una formula originale che coniuga musica classica, avanspettacolo e comicità, riuscendo in tal modo a far breccia anche nei meno appassionati della cosiddetta musica colta.

UpBeat! è uno spettacolo che il duo porta avanti dal 2016 sfruttando il supporto dell’orchestra di turno, per dar vita un continuo alternarsi di direzione ed esibizione solista, sfruttando numerosi momenti di rottura comica attraverso gag, cambi repentini di tempo e movimenti a cui la povera orchestra “è costretta” ad inseguire i due virtuosi. Ma la cosa fantastica è la capacità dei due musicisti di coinvolgere tutti i membri dell’orchestra a divenire parte integrante della follia messa in atto sul palco.

Lo spettacolo si divide in due parti, la prima si struttura in cinque movimenti ove i due artisti dispettosamente si alternano alla conduzione ricorrendo a numerosi richiami, da Ravel in "Tzigane In Blue" a Wagner in "Ride of the Oy Veykiries".
Nella seconda parte, invece, si spazia maggiormente in interventi solisti come nel bello e struggente "Intermezzo" al violino di Igudesman, o le grandi e sguaiate risate di Joo, accompagnate dal proprio piano in  "You Just Have to Laugh", in cui l’orizzonte della performance si espande al pubblico e all’orchestra, i cui membri che si divertono da matti. Non mancano momenti d’insieme come nella spassosissima "Ring in the Classics", ovvero come una suoneria telefonica possa essere reinterpretata dall’orchestra secondo il gusto delle sonorità dei grandi della musica classica. Stefano Bollani, ospite speciale della serata, dimostra di trovarsi a proprio agio come spalla dei due musicisti dando man forte nei cristallini interventi al piano di Surprise e nella parte finale "Zorba the Geek", ove il brano esplode in un autentico momento collettivo delirante, grazie al tema della "Danza delle spade" di Khachaturian ove violinisti e violoncellisti si dilettano nel suonare e danzare assieme ad Igudesman, per poi passare all’imprevedibile effetto a rallentatore nell’accenno del tema di “Momenti di Gloria”.

Il risultato di questo formidabile show è di mettere a nudo e prendersi gioco, con tenerezza, degli aspetti più aulici ed irraggiungibili da chi non è avvezzo, del panorama classico, Ma con il desiderio che al termine di questo caos controllato, qualcosa di quella realtà così distante abbia attecchito in lui e  stuzzichi la pulsione di coltivarla.

Aleksey Igudesman: violino
Richard Hyung-ki Joo: piano

con
Stefano Bollani: piano

e l'Orchestra dell'Accademia di Santa Cecilia

Data: 05/07/2018
Luogo: Roma - Auditorium PdM
Genere: Classica

Setlist:

Prima parte
01. An Austrian in America
02. Tzigane in Blue
03. Polka de España
04. Sarabande da "Holberg Reflections"
05. Concerto in sol per pianoforte: Presto
06. Ride of the Oy Veykiries

Seconda parte
07. Ring in the Classics
08. My Perfect Man
09. Suprise
10. Intermezzo
11. Rush Hour
12. You Just Have to Laugh
13. Zorba The Geek