Un grandissimo sforzo collettivo dietro a questo evento: lo si è evinto chiaramente dalla professionalità, dalla serietà e dalla competenza espresse ad ogni singolo passaggio, scandito dalle preziose e valide esecuzioni dei numerosi cantanti e musicisti, da due interventi attoriali che hanno rispettivamente aperto e chiuso l'evento, fino ad arrivare agli sforzi di regista e tecnici impegnati nel progetto, organizzato in termini di precisione millimetrica.
Nel premettere che l'intera performance ha dimostrato (nel caso ce ne fosse realmente bisogno), quanto complessa e stratificata fosse la tecnica vocale in possesso di Giuni Russo, artista che, più di tutti, ha coniugato perfettamente l'ascendente del pop accattivante con la magniloquenza del canto lirico più espressivo, va detto che le donne impegnate sul palco hanno compiuto uno sforzo immane per omaggiare un'artista non omologata, certamente difficile da intepretare. In tal senso, e ciò va doverosamente precisato, Maria Antonietta Sisini (musicista, produttrice, compositrice, compagna di vita dell'artista siciliana), ha davvero scelto l'eccellenza italiana della musica al femminile. Sono piaciute moltissimo sia le esecuzioni di chi ha inteso omaggiare la cantante in termini squisitamente emulativi - come Laura Catrani, la cui ugola ha palesato studi dal chiaro retaggio classico (a questa artista, che ha aperto la rassegna, è spettato peraltro il compito di mettere le cose in chiaro in ordine alla complessità esecutiva della musica interpretata dalla collega scomparsa) - o chi ha voluto fornire un'interpretazione del tutto personale: la portoghese Dulce Pontes, ad esempio, così come Antonella Ruggero e Alice, queste ultime in linea con il loro recente percorso artistico del tutto trasversale, hanno eseguito brani introspettivi, riflessivi, forse meno noti ma assai suggestivi; ad Amara e ad Irene Grandi è spettato il compito di omaggiare la capacità di Giuni di "andare in profondità anche con leggerezza", come ha giustamente precisato la seconda parlando al pubblico; Arisa si è confermata inteprete eccellente, sempre connotando la sua performance da sincera e trasparente modestia; circa l'esecuzione di "Adrenalina", infine, si potrebbe aprire un dibattito: tralasciando considerazioni in ordine al fatto che il brano sembra costruito ad hoc per Rita Pavone, grazie alle sue energie rimaste del tutto immutate, va totalmente condivisa la scelta di non convocare Donatella Rettore, che affiacava Giuni nell'esecuzione originaria; a coloro (pochi) che si sono dogliati di questa circostanza, infatti, va ricordato il triste episodio di 5 anni fa, allorquando Maria Antonietta Sisini smentì le dichiarazioni della veneta che, asseritamente, sarebbe stata vicino alla collega siciliana negli ultimi mesi della sua vita ("non l’ha vista né sentita negli ultimi anni", precisò la Sisinni, che ha aggiunto: "Giuni è stata assistita dalla sottoscritta e dalla Vidas, che non smetterò mai di ringraziare perchè grazie alle loro cure Giuni non ha sofferto”). Quanto agli uomini impegnati sul palco, fatta eccezione per i Tenores di Neoneli, autori di una prestazione tanto trasversale quanto magnetica, Ron e Mario Incudine, che hanno offerto interpretazioni pacate, rilassanti, finanche rassicuranti, giustamente navigando sui registri bassi delle ottave, Filippo Graziani si è confermato, ancora una volta, talentuoso e puntuale, capace di raggiungere, come il padre, note incredibolmente alte, mentre di Simone Cristicchi ha colpito la capacità di confondere il suo intervento con quello di Amara, al punto che, talvolta, le due voci si sono sovrapposte, rendendo difficile attribuirle ora a l'uno ora all'altra. Sul fronte attoriale, va segnalata la prestazione di Pamela Villoresi, che ha recitato in termini enfatici brevi dichiarazioni di Giuni Russo, della quale, in chiusura dell'evento, sono state proiettate immagini di repertorio sulla musica di "La sua figura", da lei stessa cantata. Alla luce di quanto sopra espresso, si possono certamente perdonare la falsa partenza di Arisa in "Illusione", qualche parola omessa da Rita Pavone in "Adrenalina", i cori chiaramente registrati in "Un'estate al mare", il contributo a distanza di Tiziano Ferro, non sappiamo se registrato o trasmesso in diretta. In chiusura, è doveroso segnalare i molteplici scopi perseguiti dal concerto: in primis, lo stesso ha fatto conoscere il lato più intimistico della cantautrice, grazie all'inserimento in scaletta di brani contemplativi come, tra gli altri, "La zingara", "Nada te turbe" e "Morirò d'amore"; inoltre, i ricavati dell'esibizione saranno devoluti alla citata Fondazione Vidas (organizzazione senza fine di lucro che promuove lo studio, la ricerca e la formazione sulle cure palliative e l'assistenza ai malati inguaribili); infine, l'opera si segnala quale biglietto da visita virtuale sia all'album commemorativo che sarà pubblicato dalla Sony Music, sia alla cerimonia durante la quale i Giardini di Corso Garibaldi a Brera, in pieno centro meneghino, saranno intitolati alla cantante, il prossimo 17 Settembre 2024.
|
|
trascklist introcuzione di Pamela Villoresi (contributo recitato) La zingara - Laura Catrani Una sera molto strana - Laura Catrani Strade Paralelle (aria siciliana) - Mario Incudine Vieni - Simone Cristicchi e Amara Moro perché non moro - Antonella Ruggero Para siempre - Antonella Ruggero Tenores di neoneli - La sposa Sere d'agosto - Filippo Graziani Adrenalina - Rita Pavone Con te - Rita Pavone Ron - Le contrade di Madrid Morirò d'amore - Tiziano Ferro (contributo fornito a distanza) L'addio - Alice A' chiù bella - Alice Nada te turbe - Dulce Pontes Limonata cha cha - Amara Mediterranea - Irene Grandi Alghero - Irene Grandi Illusione - Arisa Un'estate al mare - Arisa Morirò d'amore - Roberto Cacciapaglia La sua figura - Giuni Russo (contributo registrato) chiusura di Pamela Villoresi (contributo recitato)
nusicisti Antonello D'Urso - chitarre Fabio Gangi - tastiere Stefano Medioli - pianoforte e direzione musicale Alessandro Tomei - sax Andrea Torresani - basso Ricky Quagliato - batteria
Quartetto d'archi della ForliMusica Orchestra: Umberto Frisoni - primo violino Maria Lucrezia Barchetti - secondo violino Sophie Norbye - cello Novella Bianchi - viola
"Ascoltando oggi la sua voce da vertigine, il suo repertorio così complesso, si ha la sensazione di una vita che cresce, di uno sguardo che si allarga al mondo fino a comprenderlo, o forse a non poterlo più comprendere e contenere” (Gianfranco Capitta su Giuni Russo). La carriera artistica di GIUNI RUSSO è sempre stata caratterizzata dalla sua straordinaria voce e versatilità, capace di sorprendere e mettere d'accordo un vasto pubblico. Icona unica nel suo genere, ha esplorato una vasta gamma di generi musicali, dalla musica leggera al jazz, dal pop all’opera, fino alle influenze della musica etnica, mostrando una curiosità insaziabile e senza pregiudizi. Il concerto VOCI PARALLELE a lei dedicato a 20 anni di distanza dalla prematura scomparsa, celebra il suo immenso contributo alla musica italiana con la partecipazione di grandi artisti, i quali renderanno omaggio alla sua arte presso l'Auditorium della Nuvola all’EUR, il 14 settembre 2024 alle ore 21:00, per la rassegna di spettacoli EUR Culture (.) Il ricavato del concerto sarà devoluto alla fondazione VIDAS, organizzazione che fornisce assistenza socio-sanitaria completa e gratuita ai malati terminali e alle loro famiglie, sia a domicilio che in strutture specializzate, con l'obiettivo di garantire dignità e qualità della vita nel fine vita. (.) Prodotto da IMARTS con Maria Antonietta Sisini, musicista e produttrice di Giuni Russo da sempre, in collaborazione con EUR CULTURE, il programma di eventi, cultura e spettacoli ideato e promosso da EUR SpA, "Voci Parallele" non sarà solo la celebrazione di una grande artista, ma rappresenterà anche un abbraccio collettivo sostenuto dalla potenza espressiva della musica. Un viaggio musicale che continua, perché Giuni Russo non è solo un'icona del passato, ma una fonte continua di ispirazione, la cui eredità musicale non conosce confini.
International Music and Arts è un’agenzia con sede a Carpi nata dalla precedente esperienza di Modena International Music (operante dal 1988). IMARTS è produzione e organizzazione di concerti di musica contemporanea (rock, pop, jazz, world music, gospel), musica classica, danza, teatro e teatro musicale; rappresentanza e management di artisti italiani e stranieri sull’intero territorio nazionale e, in alcuni casi, europeo; creazione di eventi speciali (mostre, festival monografici). ASSOCIAZIONE CULTURALE GIUNIRUSSOARTE (www.giunirusso.it). L'associazione, fondata da M. Antonietta Sisini, si propone di esercitare attività volte alla salvaguardia e alla promozione del patrimonio artistico e culturale di Giuni Russo, nonché alla valorizzazione dello studio e della ricerca della musica nei suoi diversi aspetti e tematiche. L'Associazione si propone, altresì, di svolgere attività socio culturali volte allo studio, approfondimento e diffusione della musica di Giuni Russo, per il cui perseguimento promuove, organizza o partecipare a spettacoli, pubbliche esecuzioni, dibattiti, conferenze, corsi di aggiornamento e di approfondimento.
CONVENTION CENTER LA NUVOLA VIALE ASIA 25 00144 ROMA
Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.
Tel +39 06 5451 3710 Fax +39 06 5451 3800
|