Non risponde propriamente al vero che gli Yellowjackets siano al momento "la più longeva fusion band della storia", info che ormai campeggia nei comunicati stampa che promuovono qualsiasi loro esibizione dal vivo.
Come ignorare, giusto per citarne un paio, gli Spyro Gyra, come loro statunitensi ma più anziani di una manciata di anni (primo disco nel 1978, cioè tre anni prima dell'esordio discografico dei loro connazionali), per non parlare dei brasiliani Azymuth (quelli della sigla del programma televisivo "Mixer", condotto da Giovanni Minoli), attivi fin da metà degli anni '70. La sostanza, tuttavia, non cambia di molto: "con una carriera di oltre quarant'anni", così recita la sinossi divulgata dall'Auditorium Parco della Musica, "venticinque album e oltre un milione di dischi venduti", nascono nel 1977 attorno al chitarrista Robben Ford, esordendo con "Jellowjackets" 4 anni più tardi, poi proseguendo senza il mentore, assestandosi definitivamente su una formazione a quattro elementi che, dopo vari cambi, vede schierati attorno al co-fondatore e pianista Russell Ferrante, il batterista William Kennedy e il fiatista Bob Mintzer al sax, rispettivamente in organico dal 1987 e dal 1991. A questo trio, si è unito nel 2015 il giovane bassista Dane Alderson, all'epoca poco più che trentenne, vero e proprio virtuoso dello strumento. E' proprio quest'ultimo, a modesto parere di chi scrive, che rappresenta il perno di questa attuale incarnazione della band: con uno stile che ricorda quello del compianto Jaco Pastorius (curiosamente, egli entra negli Yellowjackets proprio in sostituzione del figlio di quest'ultimo, Felix Pastorius, con loro dal 2012 al 2015), Alderson condisce le sue performances con virtuosismi stratificati, palesandosi spesso come solista piuttosto che mero elemento della sezione ritmica. Con Ferrante e Mintzer equamente ripartiti tra strumenti acustici ed elettrici (tastiere e piano il primo, sassofono e wind synth il secondo) e un batterista in possesso di uno stile dinamico e inquieto, il quartetto ha offerto una performance in bilico tra il jazz contemporaneo e la fusion tipica della compagine tratteggiata dalla GRP, storica label statunitense, nominata anche da Bob Mintzer presentando almeno due brani (con la GRP - fondata nel 1978 da Dave Grusin e Larry Rosen - gli Yellowjackets hanno pubblicato tra il 1988 e il 1994 gli album "Politics", "Live Wires", "Like A River" e "Run For Your Life"). Unico difetto dell'esibizione, la durata piuttosto contenuta, di poco superiore ai 80 minuti, bis incluso. . |
Yellow Jackets |