Preceduta dall'intervento dei rappresentanti del Comune di Roma-Assessorato alla Cultura e dell'Autorità Nazionale Anticorruzione, con la moderazione garbata e sensibile del giornalista Pino Strabioli, la performance dei Greg & The Four Freshmen, organico capitanato da Claudio Gregori, più noto come membro del duo Greg e Lillo, ha inaugurato la interessante kermesse "Il Quirino in Galleria". Quello del gruppo è un repertorio incentrato sui grandi crooner degli anni '50: Frank Sinatra, Dean Martin, Tony Bennet, Bobby Darin, Andy Williams e altri ancora. Il loro, spiega Greg, "era un modo di fare Swing molto salottiero, dove non c’erano virtuosismi musicali e senza grandi assoli". Era un genere che gravitava attorno alla compagnie italo-americana: "Dean Martin era lo pseudonimo di Dino Crocetti, lo stesso Frank Sinatra, Tony Bennet si chiamava Anthony Dominick Benedetto, cantanti che offrivano uno spettacolo di intrattenimento molto piacevole, con belle orchestre, e cantavano e intrattenevano il pubblico con gag, aneddoti...". Ma il concerto ha offerto anche altro: ogni brano, infatti, è stato preceduto da una presentazione a vocazione ilare, nel corso della quale sono stati presi di mira luoghi comuni saccheggiati dal quotidiano rapporto uomo-donna, in particolare quello afferente alla vita matrimoniale. Anche il pubblico presente in sala è stato preso di mira, pur nell'alveo rispettoso del più rigido politically correct: esilaranti, in tal senso, le domande poste dal singer sulla compagine cinematografica e musicale degli anni '50 statunitensi, attribuendo le risposte ad un pubblico che, invece, era del tutto profano della materia. Inoltre, nella tracklist hanno trovato posto alcuni adattamenti surreali: il ritornello di "Abbronzatissima" di Edoardo Vianello, inserito a forza all'interno di un vecchio standard americano; l'arranggiamento in chiave old style di un brano musicato da Bart Bacharach con testi di Hal David; l'esecuzione di “Heidi”, successo di Elisabetta Viviani, proposta - con una fin troppo estesa dose di fantasia - secondo una visione ipoteticamente attribuibile a Frank Sinatra o Dean Martin. Il successo della rappresentazione è stato cristallizzato non soltanto dalla presenza massiccia di pubblico (tutti occupati, i tavoli messi a disposizione dalla struttura), ma anche dalla presenza dell'attore Emilio Solfrizzi, di cui ha colpito la serena disponibilità nel relazionarsi con gli astanti. L'esibizione di Greg & The Four Freshmen è la prima di una serie di serate a tema promosse dal Teatro Quirino, che unisce, in un connubio fino ad ora piuttosto inedito, musica dal vivo, cibo, arte ed impegno sociale. All'interno del meraviglioso gioiello liberty di Roma, la Galleria Sciarra, sono infatti organizzati "incontri sul tema della tutela dei diritti dei rifugiati, dei profughi di tutte le guerre e dei popoli sottomessi da regimi totalitari", con l'intervento di "giornalisti, intellettuali, studiosi e protagonisti del dibattito civile. Tutti gli appuntamenti di spettacolo sono abbinati alla proposta gastronomica del bistrot Angolo Sciarra". Sul fronte dell'arte, infine, va doverosamente segnalata la dettagliata esposizione della storica Silvia (di cui, purtroppo, ci è sfuggito il cognome), dotata peraltro della pregevole capacità di mantenere altissima la curva dell'attenzione. QUI il calendario completo degli eventi. Le dichiarazioni di Claudio Gregori sono estratte dall'intervista " Vi presento il mio Swing" (Valle d'Itria News, 28/04/2021) |
GREG & THE FOUR FRESHMEN |