
L'ep "Vol.1" de Le Piccole Morti offre un rock piuttosto cupo che manifesta una certa ascendenza magnetica. La band nasce dalle ceneri degli Old Scratchiness, organico che ha proposto fin dal 2010 un rock alternativo di stampo elettronico e cantautorale, con testi piuttosto pessimisti.
La proposta di questa nuova fatica discografica abbandona la prima compagine e, conservando la seconda, si tuffa a capofitto in meandri sonori perfettamente in bilico tra dark e post rock. L'opera ci sembra ben congeniata: la voce omaggia la scena indie italiana (a turno, il cantante sembra citare ora Piero Pelù, ora Pierpaolo Capovilla de Il Teatro Degli Orrori) mentre i temi affrontati nelle liriche - che oscillano tra ribellione e analisi interiore - sono contestualizzati in composizioni che appaiono mature e egregiamente suonate. In tal senso, doverosamente avvisando il lettore che la vocazione del gruppo si indirizza verso la cupezza e l'introspezione, appare corretto quanto il gruppo afferma, cioè che la propria musica rappresenta un ottimo connubio tra rock e poesia.
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Alessandro Degl’Antoni – voce Federico Caroli – basso Alex Cavani – chitarra, drum machine Francesco Ferrari – tastiere, synth guests: Riccardo Cocetti – batteria Nicola Manzan – archi in Piccole Morti
Anno: 2019 Casa Discografica: New Model Label Genere musicale: Rock, Dark
Tracklist: 1. Introduzione 2. Disamore 3. Sipario 4. Interfuit 5. Piccole Morti


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