Il secondo album dei genovesi KiwiBalboa, appare fresco e genuino. L'opera subisce le ascendenze di gruppi indie italiani oggi piuttosto affermati che hanno cominciato a muovere i primi passi negli anni '90. In tal senso, impossibile non richiamare l'influenza di Subsonica e Meganoidi e, almeno in un caso, di Tre Allegri Ragazzi morti (la cui impronta è chiaramente rinvenibile in “Cavalieri Jedi”). Fa eccezione "Spelling", unico episodio trascurabile dell'album, trattandosi di una intro piuttosto deconstestualizzata che richiama sonortà elettroniche assai obsolete, tipiche di certi videogiochi da bar degli anni '80. Le musiche, in bilico tra pop determinato e rock spensierato, in alcuni casi gradevolmente ruffiane, sono nobilitate da testi mai prevedibili e da una produzione piuttosto attenta, specialmente per quanto afferisce alla calibrazione dei suoni, concretizzata da Davide Autelitano, voce e basso de I Ministri, altra band a cui il terzetto guarda con immutata ammirazione.
genere: Rock, Indie, Alternativo label: Overdub Recordings / Goodfellas 2019
band: Tommaso Dogliotti – Voce/Chitarra Stefano Previtera – Voce/Basso Amedeo Marci – Batteria.
Tracklist: 1. Spelling 2. Magari no 3. Cavalieri Jedi 4. Incendio 5. Ponte Garibaldi 6. Livello di rischio 7. Mille 8. Straniero 9. Vento del nord 10. Natale in Argentina
|