Tre quarti degli Änglagård, attuali e passati (il bassista Johan Brand, il tastierista Thomas Johnson ed il batterista Erik Hammarström), più la figlia del primo alla voce (Miranda Brand) e una manciata di ospiti ai fiati e alle chitarre, danno vita a questo organico interessante, autore di un debutto molto accattivante, pur di non facilissima assimilazione.
Le coordinate sonore sono tout court riconducibili al gruppo madre, specie quello degli esordi, pur marchiato a fuoco da oscure connotazioni, a tratti minacciose, talvolta così tetre da sfiorare la compagine orrorifica, peraltro ottimamente espressa nella inusuale copertina. Non particolarmente gradita a chi scrive, la voce di stampo lirico appare comunque ben dosata e mai invasiva, peraltro modulata in maniera tale da incastrarsi abilmente con i lunghi e ripetuti interventi alla tromba e al flauto, praticamente omnipresenti. Validissimo esordio, "A Drop Of Light" segna un capitolo importante perché forgia una direzione piuttosto unica e singolare, certamente coraggiosa, capace di riprendere una formula sonora di altissima qualità, già segnata da album come "Hybris" e "Epilog", qui novellata con dominanti connotazioni plumbee, sporadicamente vicinissime a talune cose dei King Crimson immediatamente successivi all'esordio discografico. |
Anno: 2018 Tracklist: |