Ennesima trasposizione di "Pictures At An Exhibition" di Mussorgsky (a parte quella straconosciuta degli Emerson, Lake & Palmer, si sono cimentati nel senso anche gli italiani Murple, il giapponese Tomita e, addirittura, i thashers Mekong Delta), di cui, francamente, oggi si può fare a meno.
L'organico è accattivamente - perchè apporta la novità del violino e dello xilofono (il duo si chiama "Esecutori di Metallo su Carta"), che si aggiungono ad un trio di elpiana memoria - mentre gli arrangiamenti riescono anche a discostarsi da quanto proposto in precedenza dal trio inglese, ma l'ascolto è un tantino lento, molto più vicino alla musica classica piuttosto che alla compagine rock prog, che ci si aspettava da questo organico. In tal senso, le parti iniziali e finali dell'album, fin troppo riflessive ed intimiste, appaiono non molto avvincenti, quasi interminabili. In passato abbiamo scritto benissimo dei The Winstons (recensione del precedente album QUI), ma stavolta non possiamo bissare i positivi commenti, permanendo quest'opera su livelli tutt'altro che straordinari, eccetto per la copertina, effettivamente di raro effetto suggestivo.
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The Winstons: Rob Winston - Bass, Vocals Linnon Winston - Drums, Vocals Enro Winston - Piano, Electric Organ, Electric Piano, Backing Vocals Esecutori di Metallo su Carta: Sebastiano De Gennaro - Percussion, Vibraphone Roberto Izzo - Violin The Winstons
Anno: 2018 Label: AMS Records Genere: Prog Rock, Symphonic Rock, Classical
Tracklist: Promenade The Gnome Promenade (“Lead Me From Tortured Dreams”) Il Vecchio Castello Bydło Promenade (Tranquillo) Балетъ Невылупившихся Птенцовъ Samuel Goldenberg Und Schmuÿle Limoges, Le Marché (La Grande Nouvelle) Catacombæ (Sepulcrum Romanum) Con Mortuis In Lingua Mortua Promenade (Allegro Giusto) The Hut Of Baba Yaga The Great Gates Of Kiev
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