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Innersphere
Amnesia

É dalle ribollenti viscere della Repubblica Ceca che si libra uno spettro dai contorni ordinari, dalle sembianze oniriche costantemente mutevoli.
Un’illusione addomesticata dalla violenza del death metal, nonché plasmata da sinuosi tocchi melodici. Fautori di tutto ciò sono gli Innersphere, quartetto di Pilsen giunto al traguardo del primo full-length intitolato “Amnesia”.
L’espediente usato dai Nostri, per invocare la fantomatica creatura, risulta alquanto efficace. La band, formatasi nel 2015 e con all’attivo un solo EP, mette in luce un potenziale compositivo sorprendente, capace di amalgamare diversi generi musicali. Sono infatti diverse le sfumature che lo spirito “Amnesia” rilascia durante i quarantasei minuti della sua vorticosa follia. Il death cavalca le onde epiche di un metal nordico, riconducibile a quello dei Bathory o a quello dei più recenti Amon Amarth. Nell’album sono presenti, inoltre, violacee venature di doom che si intrecciano a scroscianti riff tecnici indiscutibilmente coinvolgenti. I diversi effetti sorpresa danno al platter un carattere istrionico: repentini cambi di tempo e frammenti corali in chiave folk (‘Black Forest’) e black (‘Asylum’) innescano la miccia del godimento. Il sound, dalle tinte barbariche, è equilibrato, figlio di un’ottima produzione che fa risaltare le diverse gradazioni che delimitano i contorni dell’ombra spaventosa. In fase ritmica è il basso a spiccare e meravigliare in virtù di un suono sferico e pulsante che tiene ben salde le briglie di “Amnesia” senza il minimo affanno. Gli Innersphere mettono in mostra anche un’apprezzabile dote tecnica che cresce con lo scorrere dei brani, fra i sentieri di ‘Impure’ si può valutare quanto appena affermato. La strumentale ‘Deceased’ chiude un album che non varca i confini dell’ignoto ma preferisce calpestare i solidi e polverosi terreni di un death melodico contemporaneo, sorto dalla tradizionale dottrina dei maestri. Ai Nostri non manca però quel tocco di originalità ed esperienza capace di consolidare un ottimo lavoro.
“Amnesia”, a discapito del suo significato, volteggerà come un’ombra inquieta fra i meandri della vostra memoria.

Anno: 2018
Label: MetalGate Records
Genere: Melodic Death

Tracklist:
01. Proem
02. Shape the Nihilism
03. Black Forest
04. Tell Me
05. Asylum
06. Presence
07. Amnesia
08. Impure
09. When the Empire Falls
10. Deceased

Formazione:
Míra Litomerický: Guitars, Vocals
Kaťas: Bass
Tomáš "Lebi" Lebenhart: Drums
Lukáš Mai: Guitars

 



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