Un efficacissimo ma purtroppo unico riff di chitarra, con piccolissime ed ininfluenti varianti, ripetuto ad oltranza in maniera caparbiamente ossessiva, come fosse un karma ipnotico, è l'unico elemento su cui poggia questa nuova fatica dei Misantropus, gruppo storico del doom italico, qui alla quarta prova su vinile. Se si escludono un paio di minuti di stampo ambient/elettronico posti come intro ed out-ro del disco - decisamente la parte più interessante dell'opera - l'effetto su chi scrive è stato tutt'altro che ipnotico, fin da subito stancante, monotono, interminabile. Se l'intento è voluto, come crediamo, il disco, pur coraggioso e assolutamente controtendenza, persegue scopi non comprensibili. Se, invece, il risultato è stato del tutto involontario, il vinile, a modesto parere, rappresenta una genuina e preoccupante espressione di una stantia povertà di idee che dovrebbe esortare il gruppo verso una direzione diversa. In entrambi i casi, nonostante la presenza di Mario "The Black" Di Donato, guru dello specifico genere, questa uscita discografica è a stento consigliabile anche ai completisti del doom. Tracklist 01. The Gnomes (Ariel) 02. The Salamander (Mikhael) 03. Undines (Gabriel) 04. Elfs (Raphael) Band Vincenzo Sanniti: Bass Alessio Sanniti: Guitar, drums Andrea Vozza: Drums Mario "The Black" Di Donato: Guitars track 2 Andrea Penso: Keyboards, Electronics track 1 |