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CRNG
Qualcosa a cui credere

Neanche un giro completo di calendario ed ecco nuovamente in scena i toscani CRNG col secondo album “Qualcosa a cui credere”, con una sterzata stilistica rispetto all’esordio. Un anno passato a raccogliere un catalogo di umori e somatizzare giudizi misti per poi insediarsi tra le altitudini dell’Abruzzo a contemplare la produzione su versanti alt-rock.

All’incirca 192 ore a smussare, levigare, forgiare il nuovo desco sonoro, molto più virile e originale del precedente e curato con maggior accortezza. Le portate cominciano con il malinconico ondulato di tastiere, misto a chitarre garbate della traccia del titolo ma, con “Terra bruciata”, c’è sùbito saggio acume per virare su terreni veloci e incalzanti dal mood accattivante: per me singolo su cui puntare. E chi li tiene più i quattro toscanacci? “Tarantola” èbrano tambureggiante che, a metà strada, ospita un’elegante chitarra acustica; il giusto intermezzo per non appesantire troppo l’insieme. Dal cassetto impolverato di un paio d’anni estraggono “Colla” , recuperata per l’occasione ed esce giustamente allo scoperto per rivelare la doppia valenza di ballata mista a trillati serrati. Il valore aggiunto della band è che hanno quell’istinto naturale di non fossilizzarsi su percorsi prestabiliti ma innestano stupori che fan sperticare lodi spontanee.

Prendete la coppia “Autunnale #1 e #2: la prima con accordi stop and go e varianti che fan bene alla particolarità del pezzo., la seconda molto più intima nel primo tratto, sebbene sfoghi anche schegge di grinta. Se non è ancora sufficiente per stupirvi, ci penserà “Senza scuse” a farvi cambiare idea, in cui la batteria picchia e stoppa ossessivamente fino a metà cammino per poi intraprendere un rettilineo fluido di fascinoso rock. Insomma, un gruppo come i CRNG che su (quasi) tutto l’itinerario ti stimola appetiti uditivi e destabilizza , con pregevole fantasia, l’attesa per il prossimo brano, significa che presto avranno senz’altro numerosi e nuovi estimatori d’imminente arrivo: è solo questione di tempo.

 

 

 

 

 

Year : 2016

 

 

 

Label : NewModelLabel / Progetto 100 band

 

 

 

Genere : rock, alt-rock

 

 

 

 

 

TRACKLIST :

 

 

 

1 – Qualcosa a cui credere

 

2 – Terra bruciata

 

3 – Tarantola

 

4 – Colla

 

5 – Scarpe rotte

 

6 – Scoraggiami

 

7 – Senza scuse

 

8 – Autunnale # 1

 

9 – Autunnale # 2

 

10-Inetto

 

11-Senza pelle

 

 

 

LINE-UP

 

 

 

Pier Paolo Giovacchini : chitarre elettriche

 

Francesco lo Torto : voce, chitarra

 

Andrea Brodi : basso, elettronica

 

Luca Patrussi : batteria

 


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