“Pyrotechnic”, senza troppi giri di parole, è come una freccia che vibra elegantemente nell’aria e arriva velocemente al bersaglio, al centro del bersaglio. Dopo cinque anni dall’ultimo “tiro” i “The Last Project” riprendono in mano il loro arco sonoro dal quale scoccano otto nuove tracce che profumano di successo. Il quartetto lombardo propone un pop rock dalle sfumature new wave che ricorda il sound trascinante di gruppi come “The Killers” e “Kings Of Leon”, contraddistinto però da una buona componente di creatività. Il primo full-lenght dei “The Last Project” trasporta l’ascoltatore fra le vie di una metropoli immaginaria all’interno della quale viene inghiottito nel delirio di una società intenta a sopravvivere anziché vivere. Si sovrappongono storie, promesse, ed emozioni dai ritmi incalzanti che accelerano e rallentano senza mai annoiare. Come in una reazione chimica, gli ottimi arrangiamenti, provocano energiche esplosioni sonore e melodie malinconiche che si intrecciano alle notevoli capacità vocali di Francesco Quaranta capace di sfoggiare una voce limpida e potente. “Pyrotechnic” è un disco dal sound fresco, pulito e coinvolgente che farà sicuramente breccia nel cuore di un pubblico giovane e strizzerà l’occhio a chi è alla ricerca di un piacevole viaggio nell’immaginario. Anno: 2016 Label: Autoproduzione Genere: Alternative Rock Tracklist: 01. Promise 02. Out Of Patience 03. Universal View 04. We Are Clones 05. Wine Or Vanity 06. Denzel Hayes 07. Miracle 08. W.W. Formazione: Francesco Quaranta: voce, tastiere Carlo Cazzani: chitarra, cori Marco Saracino: basso Francesco Capacchione: batteria, cori
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