Giovani talenti crescono, e bene. Potremmo sintetizzare cosi l'atteso ritorno sulle scene degli Atman da Lucca, ormai attivi sulla scena underground nostrana da quasi 15 anni tornata da qualche settimana con questo Il Destino E La Speranza, quarto album di inediti in studio, alla quale vanno aggiunti 4 EP ponte tra un'uscita e l'altra. Dopo aver separato la propria strada artistica dal chitarrista Rent la band toscana si è riciclata come terzetto, ha continuato imperterrito a calcare i palchi dei maggiori festival dello stivale ed ha prodotto con queste 12 nuove tracce, quello che forse è il loro miglior lavoro di una carriera fatta di grande approvazione da parte del pubblico, ma anche dalla critica. Il fatto di aver ridotto la line-up ci mette davanti ad una prima e doverosa considerazione, il sound 2010 degli Atman è più asciutto ed essenziale che mai, fatto di brani rock molto tirati e diretti, dove si è prestato meno attenzione al dettaglio stilistico e alla tecnica esecutiva in favore di un maggiore coinvolgimento emotivo. Il disco è aperto e chiuso da due brani strumentali: l'atmosferico "Bange" e "400Thz < Light < 790Thz"che danno quasi l'impressione di essere delle improvvisazioni, delle jam session messe su nastro. Ma il meglio è quello che c'è nel mezzo: "La Promenade des Anglais" ci dona una prestazione nervosa e rabbiosa al microfono di Devid Winter i testi spesso parlano di disagio nei rapporti, rancore, solitudine e rabbia per una situazione che non può cambiare), che nel ritornello viene accompagnato dalle esplosioni della sezione ritmica, "In Profondo" accentua un'esecuzione spigolosa e muscolosa del loro rock, ancora una volta impermeato da atmosfere negative. |
Devid Winter: Voce e chitarre Anno: 2010 Sul web: |