Marcello Catalano: Voce
Franco Casini: Batteria
Lorenzo "Red" Milone: Chitarra e cori
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- Recensione di: Frame of us - 2010
- A&B -
Ciao Marcello, benvenuto su A&B. Per cominciare ci diresti chi sono gli 8-is, come nascono e perché?
- Marcello Catalano [8-is] –
Gli 8-is nascono come in un film americano! Un giorno un CD in cui cantavo in un tributo ai Journey finisce (volutamente!) nelle mani di un conoscente di Franco Casini (il batterista degli 8-is, ndr). Questa persona, un’ imprenditore estero, s’innamora del mio canto e decide di produrre un disco con me alla voce. Franco mi chiama e tempo 24 ore la band viene messa su scegliendo i migliori e più completi musicisti al momento su piazza. Tiro fuori dal cassetto alcuni miei brani e ne scrivo altri. In due settimane sono pronte 10 canzoni. Entriamo in studio, pronti…via!
- A&B -
Frame of Us, il vostro primo lavoro, è un palese elogio al melodic rock degli anni ’80. Quale sono le vostre bands preferite del genere e quale vi ha ispirato di più durante le registrazioni del disco?
- Marcello Catalano [8-is] –
Siamo cresciuti negli anni ‘80 e pasciuti a suon di Journey, Toto, Eagles, Boston , Richard Marx…
- A&B -
Tra i brani che più mi hanno colpito del lavoro c’è “Back To You”, l’episodio a mio parere più singolare del disco, dai ritmi blues. Errore di percorso oppure segno premonitore di future scelte sonore?
- Marcello Catalano [8-is] –
“Back To You” è un blues nato durante una session. Franco parte con un giro ritmico ed in 10 minuti i ragazzi tirano fuori quegli accordi ed io la melodia. Tutta la musica americana del ‘900 nasce dal blues e dal country. E’ un brano singolare in questo album ma è pur sempre un parente stretto!
- A&B -
Siete tutti musicisti esperti della scena rock laziale. Vuoi raccontarci la vostra vita artistica prima degli 8-is?
- Marcello Catalano [8-is] –
Sono maestro di canto e cantante professionista da oltre 15 anni. Ho lavorato per anni come corista in tour, tv e studio con molti nomi italiani famosi, ho interpretato da protagonista i principali musical passati in Italia tra cui Jesus Christ Superstar del 2000 al fianco del compianto ed unico Judas, Carl Anderson. Ho militato in parecchie band capitoline (Skooldaze, Line Out, Jesus, Deeper…). Franco suona la batteria da quando lo conosco ed aveva 13 anni. Ha suonato con bands capitoline e negli ultimi anni con i Prisoners In Paradise, tributo agli Europe, col quale ha effettuato un minitour con Kee Marcello alla chitarra. Lorenzo Milone ha militato anch’egli in varie situazioni romane fra le quali gli Innuendo, tributo ai Queen, col quale ha suonato anche in Europa.
- A&B -
Per la promozione a Frame of Us state pensando ad un tour? Avete già deciso delle date?
- Marcello Catalano [8-is] –
Di questo se ne sta occupando la produzione ed avendo un produttore di radici Russe, non escludiamo la possibilità di partire proprio dalla terra degli Zar dove l’AOR è ancora, fortunatamente, molto seguito e molto apprezzato.
- A&B -
La critica musicale non ha mai amato troppo il genere AOR: troppo raffinato e levigato per stare nel calderone rock, troppo poco ricercato e profondo per essere collocato altrove. Eppure gruppi come Cheap Trick, Chicago e Boston continuano a riempire le arene, almeno negli Stati Uniti. Chi ha ragione e chi ha torto secondo te?
- Marcello Catalano [8-is] –
Credo che le ragioni vadano trovate nel fatto che comunemente , anche se io non condivido questo pensiero, si ritiene più nobile e rispettabile certa musica, come il blues, l’hard rock anni ‘70 o il punk solo perché politicamente e socialmente nata in anni difficili e bui. Tutta la musica nasce sulla cenere di quella che l’ha preceduta per poi essere spodestata da quella che la succederà. Fu così per il rock di Evis che annientò lo swing anni ‘40, a sua volta ucciso dai Beatles e dal beat Inglese dei ‘60 a loro volta scalzate dall’heavy rock e dal punk degli anni ‘70. L’AOR ed il pop anni ‘80 nascono in un epoca di rinascita, quando il presidente Americano - Ronald Reagan fece risorgere l’economia USA e di conseguenza quella mondiale. Anni in cui la musica era espressione di gioia, colori, speranza , grandi melodie e allegria. Credo che oggi la gente abbia bisogno di questo ed è per questa ragione, a mio parere, che si assiste al ritorno dell’AOR.
- A&B -
Se gli 8-is dovessero finire su un’ isola deserta, quali sono i 5 dischi che si porterebbero dietro?
- Marcello Catalano [8-is] –
Domanda crudele, ma che mi pongo spesso. Diciamo Eagles Live degli Eagles, Third Stage dei Boston, When Seconds Count dei Survivor, Raisesd On Radio dei Journey, LP 17 dei Chicago, ma ce ne sarebbero tanti altri…
- A&B -
1. Bene Marcello, abbiamo concluso. Ringraziandoti per la disponibilità, che messaggio vuoi lasciare ai lettori di A&B?
- Marcello Catalano [8-is] –
Che se stanno leggendo quest’intervista fanno bene a restare sintonizzati su A&B perché è una webzine realizzata davvero coi fiocchi e che a noi 8-is sta portando fortuna! La musica è armonia e melodia come l’AOR e come l’universo! Stay tuned - Marcello Catalano Malcoun 8-is