La Scandinavia si conferma con il passare degli anni una fucina inesauribile di gruppi metal, rock e in generale di qualità, alcuni passano anche alla storia ma una moltitudine passano spesso inosservati come fenomeni passeggeri o underground, oppure trovano fama solo in alcune nazioni e paesi come Giappone, Germania o Asia. Soprattutto la scuola del thrash metal e death metal melodico ha avuto una notevole espansione in questi anni, ma non dimentichiamo che la Scandinavia è anche la culla di altri generi, come l'hard rock, il power metal e rock alternative con le famose contaminazioni melodiche che spesso impreziosiscono il tutto accomunato con una perizia e facilità di songwriting disarmante e vero punto di forza di tanti progetti in ambito metal e non solo. Qui siamo dall'altra parte della barricata invece, i Finlandesi DESYRE nascono come una glam rock band allo stato puro ma vanno verso altri lidi e particolarmente scelgono una strada fenomenalmente propria e davvero particolare che mi sento di capire e accettare. Il combo nato nel 1998, come tante altre band meno fortunate attraversa una lunga via di gestazione e sviluppo, durante gli anni ci sono stati vari demo e un cd nel 2008 a coronare il loro impegno, adesso ritornano più maturi che mai con il nuovo Glamtron,Ovviamente parliamo di una band sanguigna che con sudore e passione vera mette su questo disco di 11 tracce davvero degne di attenzione e firmano per l’etichetta Glam Nation Records anche se credo si tratti di una auto-produzione anche se non ne son sicuro... Il loro CD, Glamtron, viene registrato e prodotto benissimo e si sente che si tratta di un disco ben sviluppato e ricco di sentimento, reale dimostrazione che i ragazzi ormai non cercano successo o fama, ma si divertono a fare ciò che amano senza pretese e troppi grilli in testa (a prescindere dalla foto nel booklet del cd e caricature della copertina che li raffigura come delle specie di supereroi spaziali del glam rock! Ma del resto il cd è l’esempio lampante delle contraddizioni e ne ritroverete più di una…). I Dasyre riescono a coniugare nel loro sound l'hair metal ottantiano con uno space rock caratterizzato da synth e tastiere, e ci riescono eccome, la tradizione glam/rock è rispettata, la melodia è giusta, ma grande spazio è lasciato alle melodie dei tappeti ritmici delle chitarre, ma soprattutto delle tastiere onnipresenti o quasi con momenti in cui si fa largo il gothic rock melodico della tradizione scandinava (Him, Sentenced, To Die For, etc.), ma solo per attimi (Mystery Eyes) perché per il resto ci troviamo a saltellare trascinati dal ritmo frizzante e 'Stellare' del loro album. Ciò nonostante i nostri non si lasciano tentare dai più banali passaggi di rock troppo pulito e puritano ed anzi hanno delle chitarre belle distorte e bastarde che stridono con la pulizia delle tastiere quasi magiche ed evitano di 'standardizzarsi' inflazionati come sono dal suono tradizionale del loro genere di appartenenza lontano tuttavia da facili richiami commerciali e un non so che di 'non me ne frega niente di quello che potreste pensa di me', il che mi pare un vero schiaffo morale ella maggior parte del metal e rock di nuova generazione... Loro mantengono uno stile con un impressionante voglia di non impressionare (scusate il gioco di parole), lo standard vocale si assesta più sul corale a sovra incisione di voci pulite con tonalità differenti mai in primo piano (i volumi delle voci sono quasi allo stesso livello) ma graffia comunque anche nei momenti più 'easy', gli assoli di chitarre non mancano, ma è la ritmica a mordere il culo sempre o quasi, solo quando il sound va ad aprirsi in motivi più orecchiabili e ‘spendibili’ che come il genere comanda devono esserci, la linea ritmica è incisiva e variegata e rispetta appieno certi canoni ma si apre soprattutto con le chitarre a disegnare le atmosfere più ariose ed eteree supportate dalle tastiere che alcune volte suonano funamboliche e quasi progressive. Descrivere meglio cosa sia la musica della band finlandese non è facile, si dovrebbero scomodare anche dei nomi ma non ha senso, vale la curiosità che vi trasmetto, spero; song come "War Of Stars" e "Protector" (con un incedere quasi speed) sono valide per capire il connubio tra l’aggressività morbida (quasi thrashosa) e melodia quasi di un inno continuo (ed io so forse anche perché, e qui si dovrebbe fare un discorso concettuale che non mi va di affrontare poiché inutile ai fini musicali) che serve a dare spessore sonoro e a riempire svariati stati d’animo tutt’altro che banali. Così tracce come "Follow Me" sono tra i momenti migliori del lavoro dei nostri per il buon equilibrio raggiunto tra solennità e melodie accattivanti ed aggressive. Ma anche un pezzo più spendibile come "Too Hot For Radio" che si fa apprezzare per il refrain davvero azzeccato e per l'incedere cavalcante all’interno di un arrangiamento pesante ed integralmente sognante e sempre sospeso tra sogno e sudore. C'è poi una delle mie preferite, il vero e proprio inno 'Glamtroniano' "Party Song" è una geniale idea, un dinamico rock and roll street metal rock che da davvero il senso di spensieratezza ed allegria da party. A un livello tecnico-compositivo Glamtron è un lavoro veramente apprezzabile che non ha pecche evidenti se non la spontaneità ed il ripetersi eccessivamente nella formula hair metal anni '80, ma io ci trovo un respiro di aria fresca che magari farà storcere il naso ai puristi, ma che se si riesce a discernere bene ed è la vera formula vincente. Dalle tracce del cd emerge una positività effervescente, "Dangerous Desyre" mantiene alta la tensione e buoni livelli e si riesce a cogliere quel dinamismo che dovrebbe portare qualunque cd sopra alla massiccia mole di lavori di questa tipologia, anche se non trovo un termine di paragone che calzi a pennello, e questa cosa mi convince assai. Tanto più che, a parere di chi scrive, i pezzi molto più standard e più vicini alle ballad (non che ce ne siano di evidenti da determinare sotto questa categoria...nda) metal sinfoniche e più commerciali tendono a sollevare il livello di qualità dell’album e a spezzare un eventuale linea definita di stile. In definitiva i DESYRE dimostrano di avere un grosso potenziale e personalità da vendere, loro la calibrano sapientemente quasi ispirati da una forza che non appiattisce il platter ma che lo rende davvero degno di nota, certamente i fan del genere e in generale del glam / hair metal / goth rock finlandese / etc, e di vecchia ondata, ma anche quelli aperti mentalmente apprezzeranno il lavoro; chi volesse andare un po’ oltre con ricerche concettuali e filosofiche beh, qui si sbaglia di grosso indirizzo, anche se il concetto di base potrebbe dare adito ad un messaggio più profondo se si volesse. Per il resto vi lascio con una citazione: "it's only rock and roll but i like it". 90/100
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Coco Tommy: Chitarra Anno: 2013 |