Il suo ultimo lavoro, intitolato Hill Park, ne è proprio l’esempio: ogni traccia è come una tappa dei suoi viaggi compiuti in passato non solo fisicamente, ma anche e soprattutto intelettualmente. Si passa così dai caldi accordi di “Bossando”, dovre regna un’atmosfera tipicamente sudamericana, rilassante e spensierata al sound più rock’n’jazz della romantica e nostalgica “Castle” che presenta anche una parte cantata accompagnata dalle note di un piano. In seguito un temporale autunnale fa da apertura alla title track dell’album “HillPark” dove la fusione di elementi swing e bossanova rievocano un viaggio di Monteleone nella terra toscana. La natura è un Leitmotiv di tutto il lavoro: nella successiva “Gardens”, emerge l’immagine di giardini rigogliosi le cui varietà di piante e fiori sono simboleggiate dai diversi stili da lui adottati in questa traccia, dove predominano le tastiere, la chitarra e le percussioni, dando così un tocco più esotico al brano. “Senliss106” è caratterizzata da cambi di ritmo, mentre con “Jumpinjazz” si cambia modi di suonare e di interpretare il jazz, un genere poliedrico e molto caro a Monteleone. Hill Park non è un album frivolo, bensì è ricco di pathos: l’artista è riuscito a trovare il giusto equilibrio tra l’immancabile esperienza (che a volte mette in secondo piano il vero target del lavoro) e la voglia di trasmettere qualcosa di nuovo con la propria musica. 78/100
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Valter Monteleone: Musiche e testi Anno: 2012 |