E' questo il caso dei "Pitbulls", che insieme a Spiritual Dissection, Kronos, e Gorod (per citarne alcune, ma vi assicuro che ce ne sono parecchie di valide), non hanno nulla da invidiare, se non per il successo e il numero di vendite alle più famose band d'oltre Oceano.
Le band di riferimento dei nostri sono Atheist, Death e Dying Fetus, in primis, ma di certo le loro influenze non si fermano queste. Si tratta del loro primo full-lenght, ma già i nostri dimostrano di possedere talento e buone capacità compositive. Seppur risultando molto strano e fantasioso alle orecchie, sopprattutto per i continui intramezzi che non hanno niente a che vedere con le sonorità tipiche del metal, ma piuttosto del jazz o della fusion, non risulta noioso o di difficile ascolto. E ciò è dovuto, appunto, alla capacità di miscelare e dosare le varie influenze. Indiscutibile la loro abilità di tecnica, stacchi e cambi di tempo di ottimo gusto. Sicuramente da sottolineare la prova del batterista e del cantante, e le ottime soluzioni chitarristiche adottate. Tutto questo non deve pensare ad una band prog, abbiamo il cantato in growl, affondi di doppia cassa e blast beats. La cattiveria e la violenza di ciò che ci viene proposto è indiscutibile. Ma non è una violenza cieca, non siamo di fronte ad un gruppo "grezzo", che suona solo per espreimere la propria cattiveria. Certo, a volte fà riflettere come molti gruppi, anche in questo genere più estremo, presentimo elementi totalmente estranei o comunque fino a qualche tempo fà impensabili da trovare accostati in una stessa canzone. C'è da dire che la realtà musicale in cui viviamo è basata molto spesso sulla commistione di generi.
Ormai pochissimi gruppi "storici" sono rimasti coerenti con quello che facevano in passato e nel tentativo di creare qualcosa di nuovo, si trovano a dover cogliere elementi da altri "mondi musicali".
Lo stesso vale per le band di nuova generazione, come i PITN, che in molti tratti presentano chitarre con riffs metalcore.
Caratteristica però che, almeno in questo gruppo, non stona e non rovina la proposta musicale. Un esempio può essere "Lente Agonie" , prima traccia del disco, dove, almeno nell' incipit, figurano passaggi di provenienza "New Wave of American Heavy Metal". Notevole è " Lunatic Factory" , che invece di metalcore ha poco, se non in alcune cadenze del cantato. E' uno dei pochi cd dove non ci sono canzoni più o meno belle, lo sono tutte. Li valorizza, inoltre, la qualità della registrazione, superiore rispetto anche a gruppi più acclamati.
Spero che questo disco entusiasmi voi come ha entusiasmato me, perché pur essendo per certe scelte "azzardato", a volte un pò "pazzo", rispetto al genere di riferimento, non stanca, ma colpisce ad ogni ascolto di più.
Panda: Voce
Mat: Chitarra
Simon: Chitarra
Steven: Basso
Jerry: Batteria
Anno: 2005
Label: Black Lotus
Genere: Brutal/Death Metal
Tracklist:
01. Lente Agonie
02. Lunatic Factory
03. W. Crew
04. Impact
05. Corrupt Tv
06. Strong
07. Antagony
08. Calibrated
09. Monkey's Masturbation
10. La Norme
11. In My Veins