Decapitalismo è un sogno di regressione primitiva (“C'era una volta”), fuga allucinata da un mondo in progressiva decadenza. I toni sono però goliardici, ironici, da sarabanda ubriaca. Forse il divertimento è l’unica salvezza, l’unico modo per eludere le brutture dell’attualità. Il disco si lascia ascoltare con piacere, le musiche sono vivaci e variegate, la tecnica e l’esperienza della band, ormai decennale, supportano al meglio le buone idee della fase compositiva. Certo le melodie, seppur simpatiche, sono un po’ banali ed approssimative (“Insonnia”), ma questo non va ad inficiare il risultato finale dell’opera, sfumando il disco con un tocco di improvvisazione (fittizia) non del tutto sgradevole.
Un’oretta di divertimento sonoro per dimenticarsi del mondo d’oggi ma allo stesso tempo per farne la critica, sempre con ironia e leggerezza.
65/00
Gabriele Ajello: Fisarmonica, tastiere e voce
Marcello Barrale: Chitarra e voce
Giuseppe Schifani: Basso e cori
Francesco Prestigiacomo: Batteria e cori
Nicola Mogavero: Sassofono e cori
Anno: 2010
Label: Malintenti Dischi
Genere: Folk/Rock
Tracklist:
01. Priapo
02. Attualità
03. Insonnia
04. Marionetta
05. C’era una volta
06. Strade di cera
07. Io potrei
08. È tempo
09. Quand’è che sei fuggita via
10. Non ti amo più