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Korn III-Remember Who You Are

E rieccoci qui, a distanza di tre anni, a discutere dell'operato korniano per l'ultimo album intitolato Korn III – Remember who you are. Ecco appunto, partiamo proprio dal titolo. La band ci propone questo lavoro come diretto successore delle sue due prime fatiche discografiche ossia nientepopodimeno che KoRn (1994) e Life Is Peachy (1996). Questa linea di continuità col passato viene ancor di più marcata, almeno all'apparenza, dalla scelta del produttore: ebbene sì, si tratta di Ross Robinson, lo stesso Ross Robinson che a metà degli anni '90 produsse i due dischi sopracitati, rivoluzionari in quanto ad originalità, due dischi che avrebbero segnato la storia della band facendone una delle progenitrici dell'innovativo sottogenere denominato Nu Metal. Ma ritorniamo ad oggi... cosa aspettarsi, dunque, da un album che ci si presenta così pomposamente promettente? Forse proprio a causa di tali presupposti, le aspettative erano parecchio alte ed era alquanto prevedibile che, dopo l'ascolto, il primo impatto risultasse un po' deludente.

In apertura troviamo, tra l'altro, tre pezzi non troppo esaltanti: "Uber–Time" dalla delicata chitarra, accompagnamento di una voce monocorde che si fa poi meccanica; "Oildale (Leave Me Alone)", scelta come primo singolo estratto probabilmente per il suo ritornello molto orecchiabile che resta a ronzarti in testa fin da subito e "Pop A Pill", caratterizzata dall'intrigante confronto/scontro tra un Jonathan Davis furente ed uno più fragile e composto. Sì, indubbiamente sono canzoni piacevoli ma c'è poca carica, poca grinta che finisce quasi con l'apparire forzata, cosa questa che le fa scivolare un po' nel piattume.

Per fortuna le due tracce successive riescono a ricatturare la nostra attenzione offrendoci il promesso e tanto atteso parallelismo col passato. "Fear Is A Place To Live" è facilmente ricollegabile, infatti, alla vecchia Ball Tongue: sfoggia un bridge ugualmente minaccioso con un drumming martellante ed una voce ad ogni secondo più rabbiosa che ne fanno un crescendo di potenza. Dopo è il turno di "Move On" che, con le sue strofe sussurrate e l'accattivante pre-chorus ben cadenzato, richiama subito alla mente le cupe atmosfere di Life Is Peachy. Insomma, sono due tra i brani più validi dell'intero disco che prosegue con "Lead The Parade" e veniamo così trascinati in questa grottesca parata nella quale sfilano la fugace frivolezza del ritmo, la tanto energica quanto amara determinazione del ritornello e l'inquietudine di un outro che ci coglie quasi impreparati.

Arrivati a questo punto, quella prima impressione che ci aveva colto all'inizio scoraggiandoci un po' sembra essersi già attenuata e diminuirà ancor di più grazie all'interessante triade in arrivo. "Let The Guilt Go, The Past" e "Never Around" sono pezzi che mostrano quanto i "Korn" siano abili nel proporre bridge semplici ma, ciascuno a suo modo, davvero efficaci: nelle prime due canzoni sono, infatti, ipnotici e ossessivi nella loro delirante ripetitività, mentre in "Never Around", quella lunga, esasperante e spietata risata lascia letteralmente spiazzati. Sound incalzante e bel chorus coinvolgente per la decima traccia dal titolo "Are You Ready To Live?". In chiusura ci imbattiamo, infine, nel ruvido riff di "Holding All These Lies" la cui atmosfera ricorda vagamente quella conclusiva di Untitled con I Will Protect You.

In definitiva si può affermare che Korn III – Remember Who You Are sia nel complesso un album ben strutturato e vigoroso anche se emotivamente meno vario rispetto ai suoi predecessori. Non aspettatevi, dunque, a dispetto del titolo, il magma ribollente e implacabile dell'hold-school Korn ma godetevi, comunque, un po' di sana e certamente più matura energia Metal.

75/100


Jonathan Davis: Voce
James “Munky” Shaffer: Chitarra
Reginald “Fieldy” Arvizu: Basso
Ray Luzier: Batteria

Anno: 2010
Label: Roadrunner Records
Genere: Nu metal

Tracklist:
01. Uber-Time
02. Oildale (Leave Me Alone)
03. Pop A Pill
04. Fear Is A Place To Live
05. Move On
06. Lead The Parade
07. Let The Guilt Go
08. The Past
09. Never Around
10. Are You Ready To Live?
11. Holding All These Lies

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