Terzo lavoro in studio per i padovani Knife. Leggendo la biografia della band si può constatare come alcuni membri della band abbiano già varie esperienze regresse che inevitabilmente confluiscono in stile e qualità su The Gloomy side of things.
Già dai primissimi secondi si percepisce quanta di questa esperienza ci sia nel songwriting di questi ragazzi. Un album autoprodotto con un suono quasi eccellente, potente, graffiante e aggressivo. Cosa volere di più? Ma non solo, i Knife sono una band che dimostra anche delle ottime doti tecniche. Una menzione particolare merita il lavoro del batterista Marco Violato e della chitarra solista di Theo Milani. The Gloomy side of things è un album nel complesso esente da sbavature che chi ama Slipknot, Korn, Linea 77 apprezzerà sicuramente. Come vuole l'etichetta sono presenti all'interno delle composizioni dei refrain melodici (ma non troppo) che danno spazio alla voce e ai soli di chitarra. I Knife hanno ben chiaro il tipo di sound che vogliono proporre e seppur senza riscrivere i canoni del genere, non può lasciare indifferente la loro bravura. Non c'è molto da aggiungere se non che consigliare vivamente l'ascolto di questa band. 75/100
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Ale Zabeo: Voce Anno: 2008 |