Trio polacco in attivo dal 2010, gli Hate Them All (certo che il moniker è già tutto un programma!) hanno pubblicato nella loro carriera tre album. "Last Feast with the Beast", risalente al 2015, esprimeva attraverso il black metal tutto l’odio possibile verso il Cristianesimo. I contenuti delle liriche erano intrise di satanismo, occultismo, paganesimo e malvagità. Su questo stesso trend si colloca sia "Defender of the Black Throne", uscito tre anni dopo, sia il recente "III". Il gruppo, che ama esibirsi con il volto coperto, esalta musicalmente tutte le caratteristiche peculiari del genere, confermando lo stato di grazia in cui versa il black metal in Polonia. Pur non raggiungendo oggettivamente vette stratosferiche, "III", registrato come fosse un disco dal vivo senza aggiustamenti di sorta, si apprezza soprattutto per i riff di chitarra che in taluni frangenti risultano puliti e molto azzeccati. Le ritmiche sono generalmente meno irruente rispetto all’insensata velocità di certe band che a volte si dimostra troppo caotica. Gli Hate Them All, infatti, spostano leggermente il tiro su posizioni più inclini al black primordiale e grezzo che, in un certo qual modo, ricorda i primi Slayer ("Show No Mercy") e Sepultura ("Morbid Visions"). Tale scelta si dimostra, comunque, una manna dal cielo per i nostalgici del “Fucking Old Black Metal” che si esalteranno negli oltre trenta minuti di musica becera e blasfema che permea "III". Davvero splendido, infine, l’artwork in bianco e nero della cover. |
H.: voce & chitarra
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