Munita di un'inquietante cover perfettamente in linea con il titolo del nuovo album, i Niamh, gruppo originario di Vercelli, tornano alla ribalta dopo l'ottimo "Autumn Noir" di due anni fa. "People of the Underworld" denota un miglioramento rispetto al passato, nel senso che alcuni difetti presenti nei precedenti lavori sono stati smussati definitivamente, In tal senso, possiamo affermare che il recente disco è anche il migliore dei tre sinora realizzati ("Corax" - 2017, "Supersonic" - 2019 e il già menzionato "Autumn Noir"). L'alternative metal dei Niamh si concretizza in una sapiente mistura di metal groove, metalcore, elettronica, technical death metal e avant-garde metal al servizio di una musica potente che richiama, per taluni frangenti, quella degli svedesi Meshuggah. Gli aspetti salienti da considerare sono una maggiore cura degli arrangiamenti, un sapiente equilibrio d'insieme nel proporre frazioni irruente alternate ad altre più pacate, un riffing di chitarra grintoso, opprimente, ruvido, coinvolgente e una maggiore efficacia delle parti vocali. Ne scaturisce un album godibile, sempre variegato con momenti apprezzabili come la rabbiosa "Son of God", la sognante "The Wow Effect Pt 2", l'ansiogena strumentale "Killjoy" e la particolare riproposizione di "Seek & Destroy" dei Metallica. Le liriche sono in inglese, fatta eccezione per l'efficace "Antibiotic" (in italiano grazie al rap tagliente di Harakiri), da menzionare, infine, che l'adrenalinica "I, The Underdog" si ispira alla tifoseria del Milwall, first division del campionato inglese, mentre la voce che si sente nella melanconica "A Time for Farewell" è di Alì Agca, il turco passato alla storia per aver tentato di assassinare Papa Giovanni Paolo II. Nei decorsi anni questa formazione è stata criticata per essere troppo dispersiva, è ovvio che chi ritiene tale peculiarità un difetto continuerà a non apprezzare i Niamh, ma chi dispone di una visione più vasta dell'universo delle sette note, finirà per essere conquistato dalla debordante creatività e dalle mille sfaccettature di "People of the Underworld". |
Mike – Vocals
Anno: 2024 1. The Unloved
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