Davide Laugelli è un bassista lombardo che vive da tempo a Bologna dove ha intrapreso una prolifica carriera nel mondo delle sette note.
L'artista vanta numerose collaborazioni nell'ambito metal (Disaese Illusion, Heller Schein, XXII Arcana, Legion Massacre, The Burning Dogma, Darisam, 373°K) e ha suonato dal vivo con MVP, Adoom ed Electrocution. Si tratta, quindi, di un musicista di vasta esperienza che nel 2017 decide di lavorare in proprio su un progetto ambizioso: realizzare un concept interamente strumentale per due bassi (fretted e fretless) e batteria (affidata a Filippo Maccarelli). Viene plasmato il disco di notevole levatura "Soundtrack of a Nightmare", un'immaginaria colonna sonora di un incubo che ha ricevuto ampi consensi da parte della critica e del pubblico. Dopo sei anni di attesa, Davide concepisce un'ideale seguito del precedente lavoro solista e lo intitola Out of the Nightmare. Oltre al fido Maccarelli, hanno partecipato ospiti illustri quali Timo Tolkki (Stratovarius, Revolution Renaissance, Avantasia) e Marco Bertoni (Confusional Quartet), segno evidente che il nostro Laugelli ha inteso fare le cose in grande. Il nuovo lavoro si compone di sei tracce in cui il metal la fa da padrone, ma è evidente la ricerca di sperimentazione. Ne scaturisce un'opera potente, ottimamente registrata, munita di digressioni progressive palesi in "Life is a Joke", che pare estrapolata da un album degli Emerson, Lake & Palmer dei tempi d'oro, e in "Xanax in the Moonlight", con richiami allo stile dei Goblin. Il sound è severo, arcigno, non fatevi ingannare, non c'è nulla di paradisiaco, siamo sì fuori dall'incubo, ma l'atmosfera permane inquietante ("Message from Neptune" e "Return to Stonehenge" impreziosita dai vocalizzi di Roberta Brini) anche nei frangenti meno irruenti ("Into to the Silence I Drink"). L'opener "Blind Eyes of a Burning Dogma" con il suo andamento marziale dettato da un basso ossessivo, induce la fantasia dell'ascoltatore a immaginare un enorme esercito in movimento pronto alla battaglia. Una traccia quasi evocativa che la rende la migliore del lotto. In Italia c'è grande musica, occorre saperla cercare.
|
Davide Laugelli – basso, basso fretless, tastiera Gabriele Quaranta – tastiera, programming Anno: 2023 1. Blind eyes of a burning dogma
|