I Moth sono una formazione colombiana formatasi nel 2017. Dopo tre anni di gavetta e, ahimè, in piena pandemia, hanno pubblicato il loro debut album intitolato semplicemente "Moth". Nell'ottica di rilanciare dischi che, per ovvi motivi, sono passati piuttosto inosservati, cerchiamo di capire se questo lavoro ha delle qualità specifiche degne per essere considerato. Diciamo subito che il gruppo divide il suo stile tra il doom e il melodic death metal. Il singer canta in modo convincente in growling, sebbene siano presenti parti in cleaner le quali appaiono meno interessanti. In "You Are Made of Dreams", per esempio, tale aspetto è aggravato dal fatto che l'approccio del pezzo è sin troppo easy. In "Void" il dualismo growl/clean appare migliore e, in effetti, il brano risulta gradevole all'ascolto. Piace al furioso death posto alla base di "No One There", mentre la bella "Freedom" sembra estrapolata da un album dei Dark Tranquillity. La parti più rarefatte, tipo l'incipit di "Fly Line Dust" che poi eplode in un pungente andamento death, o quello di "I'm Your Mind", sono ben concepite e creano un'atmosfera coinvolgente. Il doom lo troviamo nello splendido lugubre incedere di "Waiting" e nella incisiva title track. Nel complesso una prova da promuovere, mancano brani di spicco, ma il lavoro è scevro di cali di tensione. Speriamo che la band pubblichi presto un nuovo album nel quale ricercare un'identità meno derivativa dai soliti ultrasfruttati clichè. |
José Díaz: Vocals and Bass Anno: 2020 1. Fly like Dust
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