Home Recensioni Album Exhtadur - From The Abyss

Exhtadur
From The Abyss

Prosegue la riscoperta di album pubblicati nel periodo nefasto della pandemia e, per tale motivo, passati pressoché inosservati.

Stavolta parliamo degli Exhtadur, trio colombiano in attivo dal 2005 dedito al melodic death metal con sconfinamenti nel "pure death metal" e nel black dall’approccio sinfonico.
Il gruppo è capitanato da Jorg August, autore di tutte le musiche e liriche.
"From the Abyss" è il loro ultimo lavoro, il quarto della loro discografia, e sin dall’ intrigante artwork è palese la voglia della band di fare le cose in grande.
Dieci i brani proposti, più due eseguiti dal vivo, che permangono stabilmente nei confini dei generi summenzionati, dimostrando una vivacità compositiva di apprezzabile livello.
I riferimenti a formazioni storiche quali gli scandinavi Dark Tranquillity, In FlamesSoilwork sono palesi, ma non mancano sezioni estreme, come nel caso di "Transient Stranger", dove il death metal la fa da padrone.
L’album esalta il vocalism di August, sempre brutale e aggressivo nel cantare i suoi testi. Mi ha rammentato un po’ lo stile di Randy Blithe dei Lamb of God e mi pare un onorevole accostamento giacché è uno dei singer da me preferiti.
Ottima la sezione ritmica che martella a dovere come se non ci fosse un domani (ascoltate per credere le parti veloci dell’ottima "The Fear Diffuser", uno dei pezzi migliori del lotto).
Facendo un paragone con il precedente disco risalente al 2017 e intitolato "Mother Gray", il salto di qualità è evidente in quanto le composizioni si presentano in una veste più dinamica e convincente.
August si dimostra efficace con la sei corde, alternando riffing abrasivi ad assolo di livello e sapendo sviluppare le sezioni più precipuamente melodiche con assoluta maestria.
Gli Eshtadur mirano in alto atteso che si sono fatti coadiuvare da special guests di prim’ordine quali Chris Clancy (Machine Head, Kataklysm) e Henrik Danhage (Evergrey).
La conclusiva "All She Wrote", cantata sia in cleaner che in growl, è una cover dei Firehouse che sembra avere il compito di stemperare tanta violenza sonora con un metal più disincantato.
Questo trio merita di essere ammirato in concerto tenuto conto dell’ottimo livello dei due brani proposti dal vivo ("The Red Door" e "She the Void").
Ci sarà da divertirsi… e da pogare!

 

 


Jorg August – Vocals, Keyboards & Guitars
Alejo Bet – Bass
Andrés González – Drums


Data: 2021
Label: Heartworks
Genere: Melodic Death Metal

Tracklist:

01 – Lowborn Bastard
02 – The Adverse Side
03 – The Red Door
04 – The Fall
05 – She the Void
06 – Transient Stranger
07 – The Oathbreaker
08 – The Fear Diffuser
09 - Disphased Dimension
10 - All She Wrote
11 – The Red Door (live)
12 – She thr Void (live)



 


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