Vergato (BO), 8 Giugno 2016 - Cinema Nuovo
Foto di Gianluca Gollini Il tour dei Tuxedomoon che sta riscuotendo vivaci consensi in tutta Europa approda in Italia per due date, una nella centralissima Milano, l’altra in un paese di provincia nel bel mezzo dell’appennino tosco-emiliano. La sinergia tra il festival Infrasuoni e Materiali Sonori (che da sempre supporta la band di Steven Brown e soci ed è oggi una realtà importante per quanto riguarda un certo tipo di avanguardia musicale in Italia) ha portato questo evento di livello internazionale in un comune estremamente periferico nel bolognese, a riprova del fatto che potenzialmente qualsiasi posto può essere attivo dal punto di vista musicale se ci sono l’interesse e la cultura per farlo. I Tuxedomoon sono una band davvero unica nel panorama mondiale, affermatasi all’inizio degli anni 80 sulla scia del post punk e della new wave, ma ogni etichetta risulta stretta per ciò che questi creativi polistrumentisti hanno prodotto in oltre 40 anni di carriera. Uno spirito corrosivo e decadente veste i panni raffinati della musica d’avanguardia in un’ottima sintesi di ricerca sonora e canzone rock. Di recente è stata pubblicata una edizione rimasterizzata ed espansa di “Half Mute”, primo album dei Tuxedomoon, lavoro che in questo tour 2016 la band ripropone integralmente. Con ormai 36 anni alle spalle i brani di “Half Mute” risultano sempre freschi ed attuali, rieseguiti oggi con un’intenzione un po’ più diretta e di impatto. Brani strumentali si alternano a canzoni (il titolo “Half Mute” allude proprio a questa formula) e, da “Nazca” alla non convenzionale “KM/ Seeding the Clouds”, vengono eseguiti uno ad uno gli episodi che hanno fatto di questo disco una delle uscite più innovative della scena rock del periodo. Il basso di Peter Principle, sempre preciso, puntuale e trascinante è il sostegno perfetto per le architetture sonore di Reininger e Brown e gli interventi misurati di Luc Van Lieshout, la stessa “Nazca” è un esempio perfetto di questo equilibrio. In “59 to 1” è piacevole ascoltare lo stile vocale graffiante e “malato” per cui Steven Brown è molto amato, qui oltremodo in luce dato il mood ossessivo del brano. Le evoluzioni strumentali di “Fifth Column” e “Tritone” conducono ad una bellissima versione di “Loneliness”, suonata in maniera decisa pur mantenendo il carattere psichedelico/depressivo della song. La acclamatissima “What Use” rimane uno dei momenti più tonici dell’intero concerto, grazie ad un groove di basso unico nel suo genere. “Volo Vivace”, strumentale di gran pregio, è seguito dai due ultimi brani di “Half Mute”, “7 years” e “KM/Seeding the Clouds”. Quest’ultima composizione in questa occasione assume tutto il carattere psichedelico che su disco ha solo in potenza, complici anche i video proiettati da David Haneke, chiamato a sopperire alla mancanza del compianto Bruce Geduldig. A quest’ultimo, scomparso lo scorso marzo, è dedicata l’immagine fissa proiettata ad inizio concerto. Dopo “Half Mute”, un set che già poteva essere considerato a sé stante, vengono snocciolate canzoni come “East” e “Jinx” da “Desire” (1981), “This Beast” e “Time To Lose” e “Muchos Colores”, il brano più recente eseguito questa sera, tratto da “Vapour Trails” (2007) il cui testo in spagnolo tratto da un discorso del Subcomandante Marcos rende questa canzone una vera perla dei giorni nostri. Al momento degli encore sono tanti i brani che il pubblico vorrebbe ascoltare, poiché intensa e di gran qualità è stata la produzione della band in tutti questi anni. La scelta ricade su “Some Guys”, toccando così anche l’album “Holy Wars”, e la più recente “Baron Brown”. Risulta un po’ atipico che il concerto non termini con un brano più noto ed in effetti le date precedenti vedevano l’aggiunta di “The Waltz” come ulteriore encore. Superfluo dire che “No Tears” sarebbe stata una scelta troppo scontata per una band che rifugge qualsiasi tipo di cliché e che si riconferma ancora una volta (se mai ce ne fosse bisogno) fondamentale per chiunque voglia approcciarsi al rock con spirito avanguardistico e alla musica colta con un piglio rock.
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Steven Brown: Tastiere, piano, sax, clarinetto, voce Data: 08/06/20116 Setlist:
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