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Palermo non è città abituata a vedere nomi di un certo prestigio del Metal italiano o internazionale calcare i palcoscenici dei propri locali e possiamo quindi di buon grado considerare un evento la discesa in terra sicula di Pino Scotto con il suo "Datevi Fuoco Tour", che ormai da quasi un anno lo sta portando in giro per l'Italia a seguito dell'uscita dell'omonimo album. Ad accompagnare il rocker, uno dei gruppi palermitani di punta della scena Metal locale: i Trinakrius, reduci dalla pubblicazione di "The Black Hole Mind", album decisamente riuscito che sta raccogliendo ottimi riscontri di critica.
Sono circa le 22.45 quando i Trinakrius imbracciano i loro strumenti ed inziano la loro performance, proponendo al pubblico dello Zsa Zsa Monamour, il loro sound, caratterizzato dalla "commistione", ultimamente sempre più marcata tra i ritmi lenti del Doom, devoto a Candlemass e Black Sabbath e le accellerazioni più adrenaliniche del Heavy classico, anni '80, che richiamano alla NWOBHM.
Ottima direi la prova di Claudio Florio alla batteria e nel complesso buona la prova di Francesco Chiazzese e Ezio Montalto alle chitarre, complice un setup a mio avviso non perfetto è risultata un pò in ombra la voce del bravo Flavio Rezza, molto abile comunque nell'instaurare un rapporto vivo e costante con il pubblico, mentre forse al contrario, sempre, penso, per il setup non ottimale, risulta troppo marcata la presenza di Flavio Russo al basso. La performace è però nel complesso assolutamente positiva ed i 5 ragazzi palermitani si sono dimostrati bravi tecnicamente, proponendo brani convincenti, "The Heretic", "Torment", "Mad", "Metal Devastation" e "Killerotomia" i pezzi proposti ma sopratutto si sono dimostrati abili nel "tenere il palcoscenico", riuscendo ampiamente nell'intento di scaldare adeguatamente il pubblico, cosa non facile vista l'attesa per l'evento che sarebbe seguito da li a poco.
Un pubblico valutabile al termine del concerto dei Trinakrius in qualche centinaia di unità, pubblico che magari si definirebbe "nella norma" per le realtà che si vivono nel resto del paese ma ampiamente "numeroso" per quello che è il "rapporto" tra Palermo e la musica Metal, in una città, nel complesso ricca di buone band, capace di sfornare nomi che riescono a farsi conoscere in ambito nazionale ed anche internazionale, cito tra i tanti i più famosi Thy Majestie così come pian piano ci stanno provando, con buone possibilità di riuscita, anche i Trinakrius ma che non sempre, per molteplici motivi legati a svariati fattori come logistica, pubblicità, organizzazione, riesce a rispondere in maniera adeguata. Un elogio particolare va quindi fatto anche allo Zsa Zsa Monamour che ha avuto la lungimiranza ed in un certo qual modo anche il coraggio di organizzare la serata, sperando che altre possano seguire, tanti sono infatti i nomi del Metal italiano che Palermo meriterebbe di vedere sui propri palcoscenici ad incominciare ad esempio dai corregionali Novembre.
Alle 23.45 minuto più minuto meno, un pubblico già ampiamente riscaldato dalla ottima prestazione dei Trinakrius accoglie con un fragoroso boato Pino Scotto e la sua band. L'inizio del Pino nazionale a dire il vero non mi è sembrato dei migliori e dei più convincenti, la voce (volutamente ?) tenuta bassa rispetto agli strumenti, un ugola che apparentemente non faceva presagire nulla di buono, per un attimo ho temuto che Pino Scotto non fosse in una buona serata ma ho scoperto di stare per commettere un grave errore, constatando con mio grande piacere che il nostro è un "diesel", tutto è stato più chiaro non appena è comparso il "carburante" ... la classica ed immancabile bottiglia di Jack Daniel's che Pino, con l'aiuto di parte della band e di un paio di "fortunati" del pubblico si è scolato durante tutto il prosieguo del concerto ... e bisogna sottolineare che il carburante ha raggiunto in breve tempo il suo effetto, la prestazione vocale di Pino Scotto è stata un crescendo, migliorando costantemente man mano che la bottiglia si svuotava e raggiungendo una buona forma già dalla metà del concerto. Quella che invece si è sempre, fin dall'inizio, mantenuta elevatissima, è stata la grandissima partecipazione, da vero uomo da palcoscenico; il cantante dei Vandium e dei Fire Trails non si è mai sottratto nemmeno per un secondo all'abbraccio dei famelici fans palermitani, ricambiando con sincera partecipazione l'affetto che il pubblico ha continuato a tributargli per l'intera durata dell'act. Non sono poi mancati gli ormai famosi siparietti, figli di "Database" la nota trasmissione che Pino Scotto conduce su RockTV e che tra una canzone e l'altra, Pino ha messo in scena, attaccando e prendendosela via via con tutto l'universo conosciuto, dai "big" dello spettacolo, come Vasco, Ligabue i Dari, passando poi all'industria discografica, alla politica e via discorrendo; si può pensare ciò che si vuole sul modo di parlare e/o di fare di Pino Scotto, ad una sorta di malcelato qualunquismo nelle sue parole, ognuno è libero di dire la sua non è nostra intenzione sindacare, però in tutta coscienza quello che Pino dice, spesso è oggettivamente condivisibile; fatto sta che il pubblico ha sempre sottolineato con grida di approvazione lo "Scotto pensiero". Sicuramente d'effetto poi il momento in cui, prima di partire con "Silent Heroes" ha ricordato, la morte di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, (a cui il brano è dedicato) cosa ampiamente apprezzata dai presenti, sottolineando tra l'altro il fatto di essersi fermato, al suo arrivo in città, presso il monumento funebre di Capaci, per un momento di raccoglimento. Insomma sia dal lato puramente artistico, che da quello più intimamente umano, il Pino Scotto visto ieri sera si è dimostrato artista di rango e persona degna del rispetto che in questi lunghi anni di attività si è guadagnato tra i metalheads.
Tornando alla parte più strettamente musicale va ricordato come ad accompagnare Pino ci siano tre valenti musicisti come: Steve Volta alla chitarra, Marco Castelli al basso e Manuel Signoretto alla batteria, sicuramente ottimi professionisti, che hanno sciorinato qualità tecniche di prim'ordine, in particolare Marco Castelli è stato a mio parere il valore aggiunto, tecnicamente parlando, alla performance della band nello spettacolo palermitano, il suo basso è stato sempre l'elemento presente, trascinante nella ritmica e abile nel ritagliarsi momenti di virtuosismo solistico; ottima anche la prova di Steve Volta, inizialmente un pò freddino, sia con lo strumento che con il pubblico, si è dimostrato un "diesel" anche lui (collaborando tra l'altro con Pino nell'asciugare la bottiglia di Jack), riscaldandosi via via che lo show proseguiva nel suo cammino, raggiungendo anche lui alla fine una ottima partecipazione sia tecnica che di "contatto" col pubblico. Buona nel complesso anche la prova di Manuel Signoretto alla batteria, forse un pò monocorde sull'accoppiata rullante-cassa tenendo più in disparte l'uso del tom ma in definitiva anche lui si è dimostrato abilissimo, sopratutto nel far rendere al meglio una batteria non sua (era quella dei Trinakrius) e relativamente "povera" come configurazione, questo credo per sua scelta, in quanto la configurazione di Claudio Florio, peraltro il migliore a mio avviso dei Trinakrius, era decisamente più ricca.
Un concerto che è stato un crescendo adrenalinico: "Il grido disperato di mille bands", "Come noi", "Too young to die", la già citata "Silent Heros", "Fighter", "P.zza San Rock" ecc ..., fino all'entusiasmante accoppiata finale di cover: "Long Live Rock'n'Roll" dei Rainbow (con R.J. Dio alla voce) e "Rock 'n' Roll" dei Led Zeppelin, dove l'apoteosi tra band e pubblico ha raggiunto sicuramente il suo apice di partecipazione con i presenti, direi praticamente nessuno escluso, che cantavano a squarciagola. Alla fine, dopo quasi 3 ore di musica, non resta altro da dire se non: complimenti ai bravi Trinakrius, avete tenuto alta la bandiera del Metal palermitano e grazie Pino, per un concerto entusiasmante e per aver riscaldato un ambiente di solito abbastanza freddino; cosa chiedere di più ad una bella serata di sano Heavy Metal, che ci ha fatto uscire dallo Zsa Zsa pienamente soddisfatti e semplicemente contenti ? a quando il bis ?
Pino Scotto Band
Pino Scotto: Voce
Steve Volta: Chitarra
Marco Castelli: Basso
Manuel Signoretto: Batteria
Trinakrius
Flavio Rezza: Voce
Francesco Chiazzese: Chitarra
Ezio Montalto: Chitarra
Flavio Russo: Basso
Claudio Florio: Batteria
Data: 05/12/2008
Luogo: Palermo - Zsa Zsa Monamour
Genere: Heavy Metal