Dopo l’esordio targato 2013, tornano a incidere i bolognesi Badmotorfinger, agguerrito quintetto che annovera due ex-Tarchon Fist, ovvero il chitarrista Federico “Heavy Rico” Mengoli e il nuovo vocalist, Luigi “Sange” Sangermano, in sostituzione di Stefano “Il Reverendo” Altobelli. Il genere scelto dalla band è un metal moderno, contraddistinto dai riff pachidermici dei fratelli Mengoli e dalla versatilità di un ottimo singer come Sange. L’ep in questione presenta tre nuove song e tre rivisitazioni di brani già contenuti nell’esordio “It’s Not The End”; la prime due song, cha fanno parte del nuovo materiale, sfoderano sonorità affini al black-album (Metallica, of course) come agli ultra celebrati Alterbridge, ma se la quasi title-track risulta piuttosto monocorde, “Needle In My Vein” mostra una maggiore ariosità, grazie a più incisive melodie vocali. Il rifacimento di “No Second Chance” risulta il pezzo più riuscito dell’ep, nel quale la band spinge il pedale dell’acceleratore in favore di un metal più classico, rimembrando Maiden e Saxon e azzeccando un refrain davvero riuscito, così come il brano che dà il nome alla band, dal piglio più hard-rock ma ancora pervaso da intriganti melodie.Chiudono il cd nuove versioni acustiche di due brani sempre tratti dall’esordio, tra le quali spicca “Afterlife”, in virtù del gradevole duetto vocale di Sange con Viviana “LaViv” Cappelli, anche autrice di alcune liriche del gruppo. Dopo l’ascolto di questo discreto ep, resta da capire se la band sarà intenzionata a proseguire con il mood più moderno dei primi due brani o rimanere su lidi più classici.
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Alex: Lead&Rhythm Guitar Anno: 2016 01. Hidden Heroes
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