Questa non è un'opera consigliabile agli oltranzisti cultori della tecnica algida e matematica, tipica dei gruppi più recenti, giacché il trio ellenico guarda al passato non soltanto in termini concettuali, ma anche con riguardo all'esecuzione.
Si evince che questo lavoro, lungi dal dire qualcosa di nuovo, tributa eccellentemente le origini del death metal più diretto e tutt'altro che criptico. In sintesi, l'ascolto del disco è caldamente consigliato agli amanti dei primi Deicide e Morbid Angel.
Il fatto di essere attiva da circa 30 anni, legittima totalmente questa band a percorrere i sentieri più desiderati, anche se già ampiamente percorsi, da sé stessa o da altri, con la consapevolezza di non dover dimostrare nulla ad alcuno, con ciò soddisfacendo soltanto aspettative personali.
Se ci è permessa una critica, di cui si spera si vorrà cogliere l'intento propositivo, l'approccio piuttosto pratico, a tratti rustico, che costituisce il punto di forza di questa band, sarebbe stato invece maggiormente valorizzato con una produzione un tantino più professionale, meno spicciola, se ci è concesso il termine.  
In altre parole, la ruvida attitudine palesata tanto nell'esecuzione, quanto nella produzione, costituisce un punto di forza per quanto concerne il primo aspetto, una vera e propria diminutio per ciò che afferisce il secondo.

C. Dead V.: Vocals
Drakhon: Bass
Ungod: Drums, Guitars

Anno: 2020
Label: Witching Hour Productions
Genere: Death metal

01. Onwards the Mystic Paths of the Dead
02. Beyond the Nightmarish Passage at the Skeletons Valley
03. Recollections for the Great Unknown (Hyperborea Part. III)
04. Shadows ...
05. The Powers of Darkness
06. The Cry of Those Who Rejected Life
07. Incest, Brutality & the Abuse (Avoriaz Part. I & Part. II)
08. Circle of the Nemesis (Avoriaz Part. III)
09. ... At the Bonds of Lucifer
10. When the Sky Turns Dark
11. Chaotic Threat