Belzeboss, al secolo Paolo Capetta, è un cantautore che ama definire la propria proposta musicale "Rock Mammifero Ghiandolare".
Non sappiamo bene cosa stia a significare ma, ad intuito, la definizione sembra pertinente. La sua voce calda, roca, piuttosto sanguigna, si sposa perfettamente con una certa rustica ma eterogenea attitudine sonora che sacceggia abilmente da varie compagini, dall'hip hop al blues, passando per funk e rock con puntuali cenni di acid jazz, reggae e musica etnica. Quando si pensa al cantautorato, generalmente si tende ad identificare un target sonoro ben preciso che tende ad escludere questi generi musicali e, più in generale, che evita fortemente il crossover, cioè la commistione degli stessi in un'unica soluzione. Quindi, doverosamente, parlando del musicista le cui musiche sono qui recensite, risulta più agevole alludere a musica d'autore tout court. Il personaggio è certamente eclettico e il risultato è un album completo, mai piatto, capace di dare un poco del suo autore ascolto dopo ascolto, rifuggendo da traguardi livellati, colpevolmente uniformati alla piatta ordinarietà. Conserva un approccio diretto, spontaneo, quasi istintivo, ed è capace di proporre viaggi sonori stratificati, anzi, ad essere più precisi, multicolorati. E' una fatica discografica che ha ben pochi omologhi, nella pur estesa discografia italiana. Paolo Capetta, voce, chitarre con la band BelzeBros&Co: Daniela Bonifacio – voce Riccardo Bera – batteria Servio Bona – viola Alberto Masetto – basso Alberto Nemo – voce, chitarre, tastiere ed elettronica Tracklist: 1. Ad Un Passo 2. Boh 3. Facile 4. Hai Capito Tutto Quanto 5. Notevuote 6. Libera 7. Talento 8. MangA (CasaChiusastyle) 9. Dall’inferno
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