Credibile mistura di thrash, death e doom profusa da questo combo originario del veneto, qui all'esordio discografico. Lo sguardo è rivolto al passato ma la capacità di miscelare indistintamente questi tre generi, pur in un clima di mero citazionismo, è particolarmente apprezzata. In tal senso, viene sublimata la lezione di una cult band seminale come i Celtic Frost e talvolta si guarda con ammirazione alla scena death nord europea non tralasciando i classici del thrash metal anni '80 e, seppur assai marginalmente, il metal classico di stampo anglossassone. La band esordisce ma sembra avere una certa esperienza. Ed infatti, documentandosi, si scopre che la data di formazione risale al lontano 2010: 8 anni rappresentano una bella palestra e questo disco ne è la genuina dimostrazione. Tinte oscure, profusioni gutturali, riffing e solistiche assai credibili, accompagnati da un suono nitido (forse un po' troppo algido) sono gli ingredienti vincenti di un album che si ascolta bene, nel quale si omaggiano con intelligenza e una discreta tecnica, differenti stili musicali, proposti con sensato gusto estetico. Anno: 2016 Casa Discografica: Autoproduzione Genere musicale: Doom, Death Metal Tracklist 1.Intro 2.Death Is a Straight Procession 3.Boredom 4.Slave of the White One 5.Tragedy of Happiness 6.Ogre 7.Inverted Buddah 8.Crystal Night of Knives (Kristallnacht) 9.Stone in a Glass 10.Rise of the Fallen 11.Dark Endless (Heart) Line-up Obscure – voice, bass Francesco Brunello – rythmic, lead guitar Diego Bordin – drums Mauro Ferracin - guitar
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