Il Rock Progressivo e la storia medievale hanno sempre costituito, si sa, un connubio estremamente felice e proficuo, quasi che il fremito dei cavalli e lo scintillare delle armature potessero realmente trovare nuova voce nelle intricate partiture tipiche del rock sinfonico.
A Canossa, piccolo ma celebre comune in provincia di Reggio Emilia, il sodalizio tra prog e storia si è rinsaldato ancora una volta, grazie alla pubblicazione di una vera e propria opera rock dedicata al celebre castello. Un castello che, dal 900 al 1600, è stata protagonista di tante vicende importanti non solo per il destino della nostra nazione, ma per quello di tutta l’Europa: non è un caso che proprio volgendo lo sguardo a valle da quelle mura, Ludovico Ariosto riuscì a immaginare voli di Ippogrifi e palazzi dalla lucentezza abbagliante. Canossa – The Rock Opera è stato concepito e prodotto da Gigi Cavalli Cocchi (leader della prog band emiliana Mangala Vallis) con lo scopo di raccontare il castello e le avventure ad esso collegate. Un’iniziativa, quella ideata da Gigi con il patrocinio e la collaborazione della Provincia di Reggio Emilia, che assume ancora maggiore valore perché è il risultato di un’attività di coordinamento dei gruppi prog del territorio portata avanti da anni dallo stesso Cavalli Cocchi: Canossa – The Rock Opera raccoglie infatti il contributo di ben sette band, alcune delle quali molto giovani, tutte provenienti dal capoluogo reggiano. Si va dunque dal prog classico dei Mangala Vallis (qui con l’ottimo Fabio Mora alla voce), alle sonorità rotonde e melodiche dei Trama Sonora, vero e proprio gruppo rivelazione capitanato dalla brava cantante/bassista Greta Fornasari, passando per l’elettricità Crimsoniana stile Thrak dei Type. Ogni band ha interpretato con maestria sette diverse storie, scelte tra le tante accadute tra le mura del castello e le ha tradotte in musica. In più ogni storia è introdotta da una traccia di narrazione “sinottica” a cura di Gigi Cavalli Cocchi, bravissimo anche in questo ruolo. Anche il packaging merita una menzione particolare: la copertina del disco è opera del grande Augusto Daolio (Nomadi), e il cd contiene una accurata sezione multimediale in tre lingue |
Mangala Vallis Anno: 2006 Sul web: |