La musica che non ti aspetti.
I Domo Emigrantes sono una band lombarda nata sulla scia di un amore sviscerato per la musica popolare da parte dei suoi componenti. Amore verso una tradizione musicale del sud (canti popolari, tarantelle, pizzicate, tamurriate ...) che è alla base di tutta la musica italiana ed ancora oggi un segno distintivo dell'italianità nel mondo. Un etno-jazz che sorge dallo spirito da archeologia musicale della band alla ricerca di suoni sempre più rari da scacciare e salvare dall'oblio. Una musica fatta da ibridazioni folkloristiche dove Sicilia, Puglia, Calabria e Campania si confermano le radici della nostra tradizione e del nostro essere "il paese del bel canto". L'ensamble è variegato e composto da musicisti e cantanti giovani ma bravissimi sia tecnicamente che nel'approccio e nel gusto musicale. Artisti che mescolano le chitarre, i mandolini, i tamburelli, le percussioni, le voci "a cappella" e le sposano alle raffinate sonorità di una mini sezione d'archi (violino e violoncello) ed all'occorrenza alla gioiosità di una fisarmonica. Musicisti colti ed appassionati, che usano la musica per "spacciare emozioni". In particolare Kolymbetra è un disco di contaminazioni, con aperture anche ad altre culture mediterranee come la Grecia, tanto vicina al sentire siciliano. Sicilia come centro del mondo, fulcro di esperienze pieno di storia, vecchia terra di conquiste e quindi ora vaso di Pandora che racchiude tutte le arti dell'Africa, dell'Asia, della Spagna, ... Kolymbetra è un progetto per ricercare le proprie radici, per non dimenticare la multiculturalità, per riavvicinarsi al Mediterraneo come rivalsa dalle frustrazioni di una Europa sterile e fredda, senza anima, senza un passato e con un incerto futuro. Brani come "Terra matri" e "Leucade" emozionano con i loro intrecci di voci; canzoni come "Canè canè" e "Hay le gule", cantate in curdo, sono gemme impreziosite dagli arrangiamenti che ridanno loro vigore e nuova vita. Ma è riduttivo qui ossrvare brano per brano. Il valore è l'atmosfera complessiva, l'ascolto di una musica che ci fa danzare, che ci riporta alle origini... Un album ricco, credibile per la sua etica formale, per l'approfondita ricerca e per l'amore che lo pervade, la passione che contraddistingue ogni sua singola nota. Un album caratterizzato e caraterizzante di musica tradionale che non sfigura accanto ad esperienze più note (Indaco, Nuova ompagnia di canto popolare, ...) anzi guadagna in freschezza. Grazie per avermi regalato un viaggio alle mie radici ... ad avermi fatto ritrovare il Mediterraneo che era in me. Formazione Stefano Torre: voce, chitarra, mandolino. bouzouki, cretan laoulo, fujara, friscalettu, zampogna Filippo Renna: voce, frame drums, percussioni Asthi Abdo: voce, saz, baglama, percussioni Donaldo Pugliese: voce, violino Lello La Porta: fisarmonica Tracklist: 01. Terra matri 02. Sherin 03. Canè canè 04. Li to trizzi 05. Cesarina 06. Lu marranzanu 07. Nebrodi 08. Leucade 09. Tutte le sire 10. Hay le gule 11. Pizzica di Torchiarolo 12. Stidda d'amuri |