Il 30 maggio ero a Roma tra il pubblico della trasmissione di Luca Barbarossa “Radio 2 Social Club” ed era ospite un artista di 25 anni dall’enorme cappello, che presentava il suo CD di esordio: “Generation One”. Ebbene, sarà la comprensibile emozione, sarà che con la Social Band non c’era stato molto tempo per provare,ma non mi suscitò alcuna opinione. Tuttavia mi chiedevo che, se un cosi giovane artista era ospite di un’importante trasmissione, c’era sicuramente della sostanza…. Pochi giorni dopo mi viene recapitato il suo Cd, con il compito di recensirlo: quando si dice il caso….. "Ainè", con questo debutto, ha fatto…13 . Tante, infatti, sono le tracce che mister Arnaldo Santoro (suo vero nome) ha messo insieme in forma bilingua, dopo una gestazione biennale: le prime sei nella lingua madre, le restanti sette cimentandosi con l’inglese, dando incarico a Greta Panettieri e Jasmine Tommaso di curare i testi virgola (non punto), mentre per l’italiano ha chiesto la collaborazione di Ghemon, Andrea Amati, Samuele Cerri e Roberto Kunstler. E la musica? Di prima qualità signori! D’altronde, con un artista cosi, che ha studiato tra Italia e Stati Uniti, vincendo una prestigiosa Borsa di studio a Boston, difficilmente si può obiettare che non sia preparato: e si sente. Infatti si viene totalmente avvolti tra suggestive ed eleganti atmosfere Nu Soul-Hip Hop: un po' come trovarsi in uno stiloso American Bar, con le tende bianche, tipo gazebo da spiaggia, e pretendere dal Dj che questo cd faccia da lussuoso sottofondo all’aperitivo. Nella sua musica si gustano anche echi di Incognito di “Everything that we are” nel primo singolo estratto “Dopo la pioggia”, in cui duetta con Sergio Cammariere e non solo. Qui c’è tanta carne al fuoco con prestigiose collaborazioni: da Ghemon a Gemello, dalla bassista Newyorkese Alissia Benveniste a Kyle Miles (già con Herbie Hancock). Il sound è talmente internazionale che Ainè assimila presto la lezione e ci dà prove di canto gustosamente vicine alle sfumature di Michael Jackson in “Be my one” e, soprattutto in apertura, in “Leave me alone”. I fans di Jacko ringraziano. Riassumendo: una prova talentuosa e palesemente ambiziosa e poco importa se in “Brighter than gold” si fatica a comprendere le parole. Il resto della registrazione di “Generation One” , effettuata presso il prestigioso Forum Music Village di Roma, ci regala un altro prodotto di tecnica sopraffina, che si candida fortemente come la “next big thing” della scena italiana .
Ainè: voce
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