Cominciamo subito col dire che, per quanto svariato materiale io abbia sentito in questi ultimi anni, i Masoko di Roma se la giocano, senza dubbio, per salire sul podio delle tre migliori band underground attualmente in circolazione. Esagerato? Non direi, perché qui il suono c’è tutto ed è riccamente arrangiato e, signori miei, investire diecimila euro per la ricerca perfetta del sound non è sforzo da sottovalutare. Brani che ti spiazzano, perché in Italia è raro sentire questa roba, cosi Funky, cosi Pop, così… Masoko, perché la loro musica la riconosci anche sottoterra o se proviene da una radio a un chilometro di distanza: come, tra gli altri, “In Alto” e “Mi vuoi ammazzare”, pezzi che pensi siano dei lenti ma poi ti fregano con esplosioni sontuose, quasi spaziali. Ma la prova apparentemente suicida, che poi, invece, si rivela di una genialità senza pari, è il mantra finale di oltre nove minuti di durata, dove Davide de Leonardis ripete ossessivamente una sola frase e la band trasporta l'ascoltatore in un finale funky meraviglioso. Questa terza prova è quella della piena maturità: il difficile è ora pensare come alzeranno l’asticella della qualità nel prossimo lavoro, sperando che ci sia un seguito e non demordano, in uno scenario musicale così arduo da scalare e, per certi versi, caratterizzato da cecità commerciale. Un combo che ti spiazza così, con classe e mani in tasca: comprare! comprare! Formazione Davide De Leonardis – Voce Alessandro La Padula - Chitarre Ivana Calò - Basso Simone Ciarocchi - Batteria Francesco Bellani - Tastiere Tracklist:
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