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AllMyFriendzAre Dead
Wonders from the Grave

Questa recensione che mi accingo a scrivere rappresenta uno dei motivi che mi rendono contento di aver ripreso l’attività di recensore smessa anni fa, perché senza una rivista, cartacea o digitale, disposta a fornirmi i cd della scena indie, molto probabilmente non sarei mai venuto a conoscenza di quest’agguerritissima formazione.

Gli Allmyfriendzare Dead provengono dalla Calabria, sono in circolazione da circa dieci anni e Wonders from the grave è la loro terza prova in studio.
Ho semplificato parecchio nel definire il loro genere “garage rock”, che senza dubbio rappresenta la componente principale del loro fenomenale sound, perché in realtà il gruppo è allievo della scuola dei Motorhead, aggiungendo influenze che risalgono al psych ed al surf, dunque la band è figlia tanto dei ’60 quanto dei ’70.

Certo dopo questa mia descrizione qualche lettore si domanderà se gli Allmyfriendzare Dead siano “solo” l’ennesimo gruppo dedito alla mania del retrorock, ed invece, fortunatamente per noi e loro, non è così perché essi possiedono il gran dono di creare musica in cui le influenze sono sì riconoscibili ma senza che le loro canzoni diano l’impressione di risultare mere fotocopie di nomi più noti.

Ad eccezione di “Too drunk to fuck”, riuscito omaggio ai Dead Kennedys, ogni canzone è frutto della bravura della band che lungo l’intero percorso del cd riesce a mantenere davvero alta la scarica di adrenalina. Tutti i brani sono di gran livello (solo la parentesi strumentale di “Jackie Treehorn” sa di composizione standard ma resta comunque una buona prova), voglio quindi citare gli effetti vocali campionati di “Do You Believe It?”, molto belli e fantasiosi, e poi un plauso particolare va ad “Hello Spanking” il quale, e non esagero, sembra un inedito dei Doors ed è, forse, la mia canzone preferita.
Altrove gli Allmyfriendzare Dead sanno aggredire l’ascoltatore con massicce dosi d’energia, e c’è già chi ha scritto che l’intero album potrebbe fungere da colonna sonora a “Pulp fiction” di Quentin Tarantino, sarà per via dello spirito punk-rockabilly che si respira, in ogni caso l’impressione generale è quella di ascoltare un valido gruppo rock dal suono duro che non scende a compromessi con chi cerca prodotti commerciali, l’intera tracklist è una garanzia in tal senso.

Davvero non riesco a trovare un difetto grave in Wonders from the grave, magari in certi punti la voce sarebbe potuta essere meno urlata e si sarebbe potuto inserire in scaletta canzoni dai toni più lenti e riflessivi, rinunciando ogni tanto a voler sempre picchiare duro, ma si tratta davvero di un’inezia considerando l’ottima prova complessiva, perché quest’album vale parecchio e merita l’acquisto. Sono sicuro che ogni rocker amante delle sonorità hard l’ascolterà più volte e lo custodirà con rispetto nella sua discografia.

Infine, un encomio alla produzione ed all’artwork, davvero ottimi.

Spero, dato l’alta qualità complessiva, che il cd sia ristampato con un bonus dvd contenente esibizioni live ed interviste, sarebbe un’ottima promozione per diffondere in tutto il mondo il nome degli Allmyfriendzare Dead.

Intanto voi lettori compratelo e cominciate a spargere la voce.

Voto: 88/100


Frantz: Voce
Gicass: Chitarra, voci
El Pez: Chitarra, voci
Elmore Penoise: Chitarra, tastiere, voci
Meltedman: Basso
Succo: Batteria

Anno: 2015
Label: Overdrive Records
Genere: Garage Rock


Tracklist:
01. Alice in Wonderbra
02. Shake my Sheep
03. Shot from the ceiling
04. Do You Believe It?
05. Hello Spanking
06. Surf Service
07. Too old for the city
08.Belzeboobs
09. Jackie Treehorn
10. Too drunk to fuck
11. A Killer also known as God
12. Whoopy Groupie


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