Home Recensioni Album Earthset - In A State Of Altered Unconsciousness

Earthset
In A State Of Altered Unconsciousness

Discontinuo ma assai interessante, il debutto degli Earthset, gruppo proveniente da Bologna, merita rispetto e considerazione perché cerca di alternare atmosfere lente e meditative (“Ouverture” ed “Epiphany” sono canzoni ben riuscite) a momenti d’energico caos organizzato (validissimo il break strumentale di “Skizofonìa”), tanto che ad ogni ascolto il sound sembra un affascinante incrocio fra gli Hawkwind ed influenze grunge in stile Pearl Jam.

Secondo il sottoscritto, l’album mostra soprattutto i suoi pregi quando dipinge paesaggi dai tratti uggiosi: difatti la buona impressione generale scompare, o quantomeno diventa offuscata, a causa di momenti parecchio irritanti in cui il quartetto vuole a tutti i costi stordire l’ascoltatore con schitarrate rumoristiche alla Sonic Youth, pleonastiche perché assolutamente non funzionali alla struttura delle canzoni e quindi puramente fini a se stesse, le quali cozzano con i toni intimisti delle battute precedenti, ed è un gran peccato perché così si sciupa quanto di buono si è detto prima. In certi brani l’esperimento riesce bene, a titolo d’esempio cito “The Absence Theory”, ma altrove, dove non si è agito “cum grano salis”, si crea solo fastidio. Il risultato è che diverse volte si resta frastornati, per non dire disorientati, da un disco che ad un tratto sale bene di quota per poi cadere in picchiata troppo repentinamente.
Se il gruppo accetta un consiglio, suggerisco di approfondire il lato psichedelico-acido della propria musica abbandonando le improvvise sferragliate che mal si adattano al contesto generale dell’album rendendolo parzialmente incoerente (mi riferisco alla bella immagine di copertina). Buona la produzione, da biasimare invece la mancanza dei testi perché non aiuta di certo l’ascoltatore medio il quale desidera approfondire l’approccio con chi è agli esordi. In ogni caso, anche se altalenante, gli Earthset sono una band da tenere d’occhio, con un sound che ha un gran potenziale e che quindi va curato in modo da evolversi a dovere.
Mi auguro di trovarli più maturi per la seconda prova.

Tracklist:
01. L'arena
02. La Ruota Del Destino
03. Davanti A Te
04. Sospesa In Aria
05. La Regina Delle Nevi
06. Icaro
07. Precarietà
08. La Nuova Luna
09. Nella Notte Delle Streghe

Formazione:
Nicko Mcbicci: batteria
Marco Ruggeri: chitarra
Deborah: voce
Mic: basso

 


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