Già front-man dei Disappearing One - ensemble che vanta tre uscite discografiche a metà tra musica d'autore e alternative-rock - Giobbe propone un'opera interamente cantata in lingua inglese fortemente influenzata dal brit-pop di stampo introspettivo e riservato ove colloca amabili e contestualizzate influenze folk di provenienza statunitense. L'artista omaggia i suoi punti di riferimento musicali - dall'irlandese Glen Hansard, ai Pearl Jam acustici, passando per Oasis e Jeff Buckley (ma anche - ci metto del mio - per i misconosiuti e validissimi Chalk FarM, quartetto losangelino forte di due album di natura intimistica partoriti sul finire nei tardi '90) - proponendo musiche che paiono sonorizzare con efficacia i colori vividi ma malinconici della stagione autunnale.
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