Avevo già notato questa band nella compilation del ventennio della Metal Scrap ed ora sono più convinto che mai che questo progetto abbia tutte le carte in regola per andare avanti ritagliandosi uno spazio all'interno dell'underground europeo. Non è da tutti dare vita ad un sound roccioso, dinamico e dilatato allo stesso tempo con vari riferimenti e aperture ad ampio respiro, direi quasi 'panoramiche'. Caratteristica questa che regala al loro Boiling Point (terzo disco ufficiale per la cronaca) una serie di sfaccettature che rendono l'intera durata del cd piacevole e molto interessante con una dose di personale gusto, rocciosa esuberanza e ben delineata impronta sonora.Penso che questa band abbia qualcosa di speciale e che tutto sia basato sul contrasto delle idee, di coraggio ne hanno da vendere e gia dal nome ci si aspetterebbe una band diversa e meno sopraffina ed invece si rimane di stucco per la notevole perizia e grande capacità di far nascere e sviluppare song potenti ed esortative, merito questo dell'uso sapiente delle orchestrazioni, della cristallina sapienza nel dosare parti strumentali, riff e vari stili vocali ed ancor di più degli arrangiamenti strumentali di alto livello, ne sono l'esempio lampante le belle tracce come la prima 'Rage" la successiva "My Star"(completamente diverse tra loro) e la conclusiva "Saturation" giusto per fare i nomi delle prime che mi vengono in mente.Ma il cd è un continuo contrasto tra eleganza, suoni moderni ed imponenti con il giusto tocco di schizofrenia e massicce dosi di decibel che colano a pioggia dalle più disparate posizioni, sopraffini momenti, a volte anche decadenti o sinistri, a seconda del mood e sempre in bilico tra progressive / psichedelia dal sapore rock e puro heavy mood, ma di quello per intenditori fatto con gusto ed in chiave moderna senza per questo snaturarsi e vendersi al business imperante. Ci sono un sacco di cose realmente interessanti che 'prendono' senza lasciare la sensazione di già ascoltato o di soporifero, l'effetto è sempre lo stesso per tutta la durata del disco non ci sono cali di tensione, come sorprendente è la reazione ad una song massiccia come "White Death" che nonostante sia interamente cantata in lingua madre rende assai l'idea di come questa band sia quadrata e capace; si passa dalle orchestrazioni sulla falsa riga dei Dimmu Borgir più orchestrali e teatrali, al metal estremo, al modern rock progressive semi industrial senza il benché minimo scompiglio.A questo punto vi starete chiedendo, ma che genere suonano? Io direi Modern Heavy Metal anche se il termine gli sta un pò stretto, e se la band Russa ci mette dentro una grande quantità di pesantezza che per me resta pur sempre ancorata a retaggi estremi, diciamo che è un dilatato connubio tra Progressive e Modern Metal in cui questi 4 musicisti di Saratov infondono una granitica impronta ESTREMA dove troverete anche tracce di heavy death e tech/ind metal. Sono stato chiaro? Forse no, ma ciò che importa è il risultato finale e il cd in questione ottiene una valutazione altissima. Tutti i fan della buona musica sapranno certamente impressionarsi poiché i Druknroll mettono tutto in questo loro terzo disco ufficiale con una praticità ed immediatezza che solo i musicisti esperti ed acuti possiedono.I Druknroll con Boiling Point picchiano forte pur restando sopraffini ed in questo riescono anche nell'arduo compito di risultare innovativi ed in parte originali, cosa che non capita spesso ascoltando un disco metal, e sono dannatamente ostili a ‘schiavizzarsi’ riducendosi ad un sound ortodosso, ma si impongono al contrario di ideare delle strutture compositive sempre diverse e ramificate che spaziano oltre ogni limite imposto.C'è una continua sfida all'interno delle song dei Druknroll sia nelle strutture, poco consuete e di apparente difficile interpretazione senza paura di spingersi oltre i confini musicali… Io non dico che ci troviamo di fronte a dei mostri sacri, tuttavia qui poco ci manca per quelli che sono gli standard dai connazionali; tecnicamente parlando la loro musica è si complessa ma anche di grande impatto, nel tentativo (centrato) di creare un alto profilo progressive metal senza annoiare troppo ed essere troppo 'ultraterreni', ed è proprio questo l'aspetto che mi piace della band.Disco assolutamente da avere se avete ampie vedute ed un background estremo, interessante e stimolante come non mi capitava da tempo in questo frangente musicale, Boiling Point non dovrebbe lasciare nessuno indifferente ed una già citata song come "White Death" è uno dei veri punti salienti dell'intero album che di certo avrà bisogno di ripetuti ascolti per rapirvi definitivamente e diventare un caposaldo della vostra collezione di dischi made in Russia. 95/100
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Andrey "Drunknroll": Chitarra, basso, tastiere Anno: 2014 |