Time Reveals è un album di moderno rock duro mainstream, 11 tracce scorrevoli che sposano la carica dell'(emotional) hardcore ("Fake Transimission") con le aperture melodiche dell'"alternative" più immediato e quel tipico pathos post-grunge ("Theory of Integrity") che fa rima con America.
"Battlefield" forse è la stand-out track della situazione. "The merchant of beauty" la più trascinante e, mi si passi il termine, danzereccia. "The End" è una curiosa ballad acustica da contorni spettrali. Gli arrangiamenti sono puntuali e vari (elettronica, piano, fiati, violoncello etc), i suoni sono robusti, c'è perizia tecnica da parte dei musicisti a sufficienza, e in generale l'album suona quadrato e compatto, nessuna sbavatura di sorta. Tutto fila liscio da manuale, senza particolari picchi, per una quarantina di minuti, in una specie di parata di canzoni-vetrina, dal retrogusto radio-friendly nonostante la varietà e la qualità dei generi messi in campo. Il compromesso dei torinesi Angercore non produce un disco capace di soddisfare i fan della dilaniata dicotomia “feroce”/”malinconico” di marca screamo né chi ha apprezzato il superamento dell'emocore operato da band come i Thrice o anche gli A.F.I., ma si arresta placidamente in una zona grigia abitata solo da jingle MTV-iani, riff edulcorati ed emozioni promesse, annunciate, e mai detonate; in attesa di finire in qualche playlist trendy. 49/100
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Andrea Bigando: Voce Anno: 2008 Sul web: |