Il risultato è questo personale nu-jazz, percorso aperto di ricerca sonora, che richiama per certi versi quel processo compositivo che più di vent'anni fa Miles Davis cercò d'introdurre, con l’esperienza di Tutu.
Ciò che traspare fin dal primo brano, "A Night in Samarcanda" è sicuramente il calibrato e piacevole incedere della tromba di Baggiani, parallelamente accompagnato dalla liquida elettronica liquida, ricca di sonorità e refrains orientalizzanti come in "Urbanganesha" e "Kerala Road".
L’intento di Smooth è sicuramente buono, ma si avverte questo strizzare l’occhio a ritmiche dance a volte eccessivamente ostentate come in "Play with Domingo" o "Sany" ed il marcato impiego elettronico e di refrains piazzati qua e là, per tentare di ricordarci l’aspetto world di questo disco. Ciò produce un risultato stridente, artificioso e non ben ammalgamato con le venature jazz ed il fraseggio del trombettista toscano. Va detto, comunque, che questo Smooth non è da bocciare per intero come ci consente di apprezzare bene il brano finale "A Conversation With A Love Supreme", omaggio a Coltrane e probabilmente il pezzo più quadrato in grado di concentrare meglio, l’equilibrio tra musica sintetica e jazz nel senso più romantico.
60/100
Franco Baggiani: Tromba
Marco Galardi: Batteria, elettronica
Anno: 2012
Label: Sound Records
Genere: Jazz/Experimental
Tracklist
01. A Night in Samarcanda
02. Urbanganesha
03. Kerala road
04. Smooth
05. Sany
06. Play with Domingo
07. A Conversation With A Love Supreme