Nei suoi testi Morgan si scruta allo specchio come se stesse analizzando il mondo tramite il filtro di una finestra, derivandone una visuale a tratti dissociata, descrivendo le proprie intime perplessità e le proprie sicurezze con grande dose di realismo. Le parti musicali sono notevoli sottolineature di queste condizioni dell'animo e dimostrano l’avvenuta somatizzazione di sfaccettature che non erano totalmente comparse nel repertorio dei Bluvertigo, come all'interno di "The Baby" dove sfilano il pop inglese degli ultimi Sixties ed anche i Queen di Death On Two Legs, od anche "Canzone Per Natale" dove è spiccata la lezione di Sakamoto/Sylvian di Forbidden Colours
Il singolo e video clip promozionale "Altrove" rinvia probabilmente più di tutte le altre tracce al clima dei Bluvertigo anche se nella profondità del suo testo sembra voler disegnare il programma dell'itinerario avviato con questo album da Morgan (“Ho deciso di perdermi nel mondo, anche se sprofondo lascio che le cose mi portino altrove, non importa dove”).
Il disegno più tipico dei Japan sembra articolare "Crash", mentre in "Aria" Morgan sembra pescare simmetricamente da Bowie e Sylvian, anche se le liriche non sembrano completamente all'altezza.
L'incedere epico dei primi King Crimson (quelli di Epitaph) setacciati attraverso una visuale alla Battiato caratterizza "Me", mentre l’acida psichedelia Inglese dei Sixties anima "Heaven In My Cocktail". "Se" è un misurato compendio di "If", dei Pink Floyd con testi tradotti quasi integralmente da quelli di Roger Waters. L’altra cover dell'album è una piacevole rivisitazione di "Non Arrossire", di Giorgio Gaber che Morgan nutre con sfumature e particolari, manifestando la sua sorprendente capacità di arrangiatore anche su opere di non semplice organizzazione quale è proprio questo brano, tra l'altro apertamente estraneo al contesto nel quale Morgan si è districato sino ad adesso.
Di apprezzabile interesse è anche la maniera in cui in "Italian Violence" vengono disseminati gli insegnamenti dei Beatles più estroversi, mentre in "Le Ragioni Delle Piogge" si possono riscontrare elementi della vena intimista di Peter Hammill.
In sostanza ed in definitiva è possibile dire che se saremo privati della interessante esperienza dei Bluvertigo, Morgan potrà quanto meno condurne avanti il discorso, con qualche valore aggiunto in più e, per converso, con qualche altro in meno.
Nell'attesa mettiamo in tasca un album intenso, e di indiscutibile qualità.
70/100
Morgan Castoldi: Voci, Basso, Pianoforte, Chitarra, Kawai Piano, Percussioni Vocali, Mellotron, Theremin, Loop, Arrangiamento Archi
Sergio Carnevale: Batteria, Percussioni
Phil Drurnmy: Nacchere, Percussioni
Daniele: Vocoder
Marco Carmino: Chitarra Elettrica
Pacho: Shaker, Bidone, Piatti Addizionali
Marco Carusino: Chitarra Elettrica
Roberto Colombo: Hammond, Wurlitzer, Gsm
Anno: 2003
Label: Columbia
Genere: Rock
Tracklist:
01. Altrove
02. The baby
03. Crash
04. Aria
05. Evaporazione
06. Non arrossire
07. Me
08. Se (If)
09. Italian violence
10. Heaven in my cocktail
11. Le ragioni delle piogge
12. Canzone per Natale