Marc Wagnon, ha pubblicato nello scorso anno il suo nuovo lavoro solista, accantonando momentaneamente l’esperienza con i Tunnels, con cui ha inciso cinque dischi. Earth is a cruel master è prodotto sotto l’ala protettrice della Buckyball di Percy Jones.
Il disco, interamente strumentale, ha un’aura sicuramente visionaria, ove a detta dello stesso artista si mescolano molteplici elementi ispiratori nel corso delle otto tracce. Ad esempio la complessità e densità del mondo che evoca la composizione di "Light at the end", oppure la riflessione sulla condizione umana, sul cambiamento climatico, sull’autentico viaggio che l’umanità sta intraprendendo su quella nave che è la Terra sono alcuni dei temi illuminanti di questo disco. Troviamo brani di stampo jazzistico come l'introduttiva "Echo Star" in cui a far la parte del leone è senza dubbio l’acustica di Van Manakas. O come "Selective Memories" in cui non mancano gli ottimi interventi al vibrafono di Wagnon che si divide in tutto il disco tra percussioni e drum set. Il disco non manca di brani dal piglio più funk e a tratti ,se così si può dire, ballabili come l’avvincente "Embarquement" (soprattutto nella prima parte di questo pezzo). E’ senz’altro questo è pezzo più orecchiabile del disco. Colpisce anche "Eye of the skies: a farewell", avente un autentico e frizzante moto sonoro sottolineato dal vibrafono di Wagnon che si ripete ciclicamente da cui se ne distacca brevemente, solo nella parte centrale. "Dark matters" e "Osiris pre-science" sono invece pezzi di fusion molto raffinata, meditata mai esagerata nei toni e nella ritmica che risulta sempre piuttosto agile. La bravura di questo artista, si riscontra in particolar modo per la capacità di ottenere una trama sonora molto intensa, autentica e ricca di sfumature che permettono in questo modo di evocare sensazioni e paesaggi mentali vivi e assai densi. E’ proprio ciò che si cerca di ottenere in questo disco: uno sforzo musicale-visivo senza trascurare mai il lavoro di perfetta adesione tra gli strumenti. L’intento è sicuramente ben riuscito. 72/100
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Marc Wagnon: Vibrafono, marimba, batteria, percussioni, tastiere Anno: 2010 |