Secondo lavoro per i Madina Lake, che già avevano avuto modo di farsi apprezzare con il loro precedente cd, sempre su Roadrunner, “From Them, Through us, To You”, che racchiudeva una serie di brani piacevoli ed orecchiabili, riuscendo ad attirare l’attenzione di chi ama gruppi come Linkin Park e My Chemical Romance.
Con questo nuovo lavoro la band dei fratelli Leone, cerca un sound più maturo e ricercato, senza comunque spostarsi troppo dalle linee sonore del precedente, visto che è stato apprezzato un po’ ovunque e se “Never Take Us Alive”, il primo brano ricalca perfettamente cose già fatte in precedenza, già con il secondo brano “Let’s Gotta Outta Here”, la band cerca di far sue quelle sonorità che resero famosi i primi Muse. Chitarra graffianti, ritmiche sostenute, melodie e refrain orecchiabili e facilmente memorizzabili, è questo che fa di “Attics To Eden” e dei Madina Lake una band che è già decollata e che continuerà anche in futuro a far sentire la propria voce. “Legends” ha quel sound moderno e con qualche rara traccia elettronica e “Criminals” è invece aggressiva e potente, con la voce di Nathan Leone capace di passare tra sonorità dure e melodiche, modulando a perfezione la sua voce e la sezione ritmica di Matthew Leone e di Dan Torelli sa creare un ottimo wall of sound. “Through the pain”, è invece un po’ troppo commerciale e ruffiana e a mio avviso poco c’entra con i restanti brani. Il cd si conclude con due brani più elaborati, con la lenta “Friends of Lovers”, meno commerciale e ben costruita e con “Lila, The Divine game”, dove si avverte subito la voglia della band di sperimentare e di cercare di differenziarsi un po’ dagli altri gruppi, con un brano totalmente strumentale ed elaborato. I Madina Lake, sanno sfruttare questo sound che oggi va per la maggiore, riuscendo però ad avere anche quel tocco di personalità che non guasta. 75/100
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Mateo Camargo: Chitarre Anno: 2009 |