Corpi Celesti è un disco in grado di lasciar basito svariate volte chi l'ascolta, salvo rendersi conto altrettante volte che l'esperienza è stata molto molto inusuale e molto molto molto piacevole.
Il torinese Paolo Rigotto, talentuoso polistrumentista ci regala dieci pezzi irresistibilmente demenziali ma non troppo, che trattano musicalmente temi cari all'Italietta d'oggigiorno in maniera dissacrante e non scontata. La formula musicale proposta da l nostro one-man-band è quella di un rock pieno zeppo di contaminazioni prese da altri generi, marchio di fabbrica dello stile satirico proprio del mai troppo rimpianto Zappa al di la dell'oceano e di Elio in casa nostra. Rigotto si arrampica all'interno dei pezzi trovando sempre una nuove soluzioni ritmiche, cambi geniali di tempo e di accompagnamento, il tutto accompagnato da una sapiente e irrefrenabile originalità al servizio degli spassosi e abbastanza irriverenti testi (memorabile la performance con le campionature di Windows in “Scheda Madre”). La qualità della registrazione è davvero ottima: le decine di suoni diversi usati in ogni traccia, oltre ai campionamenti e molto spesso ai cori ed effetti vocali, sono amalgamati alla perfezione e creano un suono dall'identità definitissima e pressappoco unica. Insomma un lavoro titanico per un artista che sembra avere tantissimo da dire e che sembra dirlo benissimo, non possiamo che attendere un prossimo lavoro dal quale magari si emancipi ancora di più dall'ambito 'Storietetesistico al quale fin troppo facilmente lo si potrebbe accostare. 74/100
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Paolo Rigotto: Voce, chitarra, batteria, tastiere e programming Anno: 2010 |