Nati nel settembre del 2007, gli Hybris si definiscono fautori di un death metal abbastanza classico.
In realtà la loro musica nasconde tracce di epic metal e i loro neanche tanto sporadici arpeggi, che fungono da efficiente colonna sonora ad intermezzi di più intimistica atmosfera, li vedono estemporaneamente promulgatori del cupo ed ancestrale verbo blacksabbathiano. La voce si trova collocata esattamente a metà tra lo screaming più viscerale e un sospiro lamentoso e prolungato. La musica non sempre è soggetta ad evoluzione: non di rado, infatti, le melodie e i riff sono caparbiamente reiterati, talvolta ostentati, su ritmiche ora serrate, ora lente. Eppure, entrambi (melodie e riff), sono di elevata fattura e nascondono una certa inaspettata originalità. Quest’ultima avrebbe potuto caratterizzare l’intera fatica discografica se solo i 5 avessero osato un piccolo passo in avanti, sviluppando le numerose e valide idee compositive, anziché adagiarvisi stancamente. 65/100
|
Atimonio: Basso Anno: 2009 |