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Fratello Metallo
Misteri

Che Fratello Metallo, sfido un italico metallaro che non lo conosca, sia vittima, artefice o accondiscentemente consapevole della campagna mediatica che gli si è creata attorno è cosa tutta da appurare ma tant'è che Frate Cesare Bonizzi (questo il suo nome all'anagrafe) ci abbia comunque messo del suo per poter "gridare" al mondo metallico il suo messaggio è invece cosa sicura, da quando si è fatto vedere sul palco del Gods Of Metal (con tanto di clip su youtube cliccatissima) per salutare migliaia di headbangers nostrani inneggiando al sacro fuoco dell'heavy metal, la sua popolarità o impopolarità, dipende dai punti di vista personali di ognuno e su cui non vogliamo sindacare, è divenuta superiore anche a quella di Tiziano Ferro, tra il popolo metallaro ... ma perchè Tiziano Ferro è popolare tra i metalheads ? Dopo aver inciso un buon numero di dischi autoprodotti (9 per la precisione, dei quali Droghe del 2002 è il più famoso), la sua visibilità o la "lungimiranza" di qualcun'altro, l'ha portato a produrre questo Misteri per la Tre Accordi con distribuzione Self.
E con una miriade di recensioni un pò ovunque (ci perdonerete quindi se anche noi non abbiamo potuto farne a meno), interviste radiofoniche, televisive, su webzine specializzate e sopratutto su webzine e media molto ma molto meno specializzati (chissà perchè si parla di Metal su certi media solo in occasioni che con l'Heavy Metal vero non hanno mai nulla a che fare), ci ritroviamo anche noi a spendere qualche parola su questo disco.
Comunque alla luce di tutto questo "fracasso", il risultato finale è popolarità alle stelle, parlatene bene, parlatene male, purchè ne parliate. Il problema di fondo però non è quello della sua grande esposizione mediatica e ripetiamo che non è nostra intenzione addentrarci sulla sincerità o meno del personaggio, ma su quanto davvero questo disco sia musicalmente "utile" o anche solo "presentabile" al popolo metallaro. Nelle 11 tracce di questo lavoro infatti, siamo di fronte ad un heavy metal decisamente annacquato e sterile, con riff semplici e assoli di chitarra pressochè inesistenti, dove non manca solo l'attitudine ma manca proprio l'abc di quello che un sano disco Heavy deve trasmettere, nonostante il nostro venga accompagnato da una band non di sprovveduti.
Solo dal punto di visto squisitamente lirico possiamo trovare cose un pelo più interessanti, con Frate Cesare che in realtà non canta ma predica (perché nonostante abbia la stessa età di Ronnie James Dio, non ha la stessa interpretazione e potenza vocale) con coerenza sulla possibilità di interazione di due mondi, quello ecclesiastico (con la sua dottrina) e quello Metal, attraverso testi a tratti anche interessanti, come quello sulla liberà sessuale di "Venere" (verrebbe da chiedersi perché il Vaticano, sempre sugli attenti su questi temi, non abbia detto la sua in questo caso). "Vita", altro brano dal testo interessante, inneggia, come suggerisce il titolo, ad interpretare al meglio la propria esistenza seguendo la propria fede. Dal punto di vista strettamente antemico, ci sono anche brani che potrebbero definirsi possibili "hit" come "Fiducia", "Bacco" (messaggio contro alcol e droghe) e "Amore Metallico" ma le perplessità sulla struttura e sulla robustezza delle composizioni restano sempre alte. Alla fine però una considerazione, strettamente musicale, sul disco e conseguentemente un voto lo dobbiamo dare, perché aldilà della bontà e della genuina simpatia o meno, del suo protagonista, della sua coerenza o del mero esercizio commerciale, dipende da come ognuno di noi valuta questo progetto, il disco, in termini squisitamente musicali è semplicemente da evitare, non avendo nulla di musicalmente valido da proporre, ed è su questa considerazione che basiamo il nostro voto finale. Nella speranza che quando andrò a confessarmi, con addosso la t-shirt degli Iron Maiden, possa giovarmi della massima assoluzione dai miei peccati quotidiani. Ascoltatelo magari da youtube e fatevi un'idea, ma si sa, quel portale come crea nuovi miti, cosi li distrugge e sopratutto diffidate da chi parla di Heavy Metal senza aver la benchè minima idea di quello di cui sta parlando ... ( ogni riferimento a determinati programmi televisivi è puramente casuale ... ). Ite missa est ...

40/100


Frate Cesare Bonizzi: Voce
Andrea Rossi: Chitarra
Andrea Zingrillo: Batteria
Fabio Dalé: Basso, tastiere
Fabio Balestrieri: Chitarra (1)
Roberto Gramegna: Tastiere (10)

Anno: 2008
Label: Tre Accordi/Self
Genere: Heavy Metal

Tracklist:
01. Volete Metallo
02. Venere
03. Fiducia
04. Vita
05. Uomo
06. Bacco
07. Tabacco
08. Dio
09. Amore Metallico
10. Maria Maiestatis
11. Misteri

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